Sgombero di edifici occupati a Cinecittà: avviata la rimozione dei primi due lotti

Marianna Perrone

Novembre 5, 2025

Con un’operazione interforze che ha coinvolto la Polizia di Stato, l’Arma dei Carabinieri, la Guardia di Finanza e la Polizia Locale di Roma Capitale, il 15 febbraio 2025 sono stati sgomberati due dei tre edifici occupati da famiglie di origine latino-americana in via Eudo Giuglioli, nel quartiere di Cinecittà. L’operazione ha avuto luogo nel contesto di un’iniziativa volta a ripristinare la legalità e a garantire il rispetto della proprietà privata.

Intervento con approccio umano

L’intervento, come riportato da una nota ufficiale della polizia, è stato condotto con un approccio umano nei confronti degli occupanti. È stata data loro la possibilità di recuperare le proprie masserizie e lasciare le abitazioni che occupavano senza titolo da tempo. Questo sgombero è stato reso possibile grazie a un provvedimento di sequestro preventivo emesso dall’autorità giudiziaria e attuato dai Carabinieri.

Identificazione delle persone

All’interno dei due edifici sgomberati sono state identificate e censite 33 persone, tutte di origine straniera, tra cui 11 minori. Dieci di queste persone, di nazionalità extracomunitaria, sono state accompagnate presso l’Ufficio immigrazione della Questura di Roma per verificare la loro posizione legale in Italia e valutare possibili espulsioni dal territorio nazionale.

Ritrovamenti durante le operazioni

Durante le operazioni di sgombero, le forze dell’ordine hanno rinvenuto diversi beni, tra cui cellulari di provenienza sospetta, un machete e una piccola quantità di oggetti in oro. Questi ritrovamenti hanno suscitato preoccupazioni riguardo alla sicurezza e alla legalità delle attività all’interno degli edifici.

Risposta alle esigenze abitative

L’operazione è stata preceduta da un attento lavoro della Sala operativa sociale del Comune di Roma, che ha cercato di trovare soluzioni abitative alternative per le fasce più vulnerabili presenti negli edifici. Questa azione rappresenta una risposta concreta al crescente bisogno di ripristinare la legalità e migliorare le condizioni di vivibilità nella zona. La presenza degli occupanti aveva infatti generato preoccupazioni tra i residenti, con segnalazioni riguardanti situazioni di insicurezza nella zona circostante.

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