In Venezuela si registrano oltre mille prigionieri politici entro la fine del 2025

Marianna Perrone

Dicembre 31, 2025

Il Venezuela chiude il 2025 con una situazione allarmante riguardo ai prigionieri politici, con oltre mille detenuti ancora nelle carceri, nonostante le promesse di liberazione da parte del governo. L’Organizzazione Non Governativa Justicia, Encuentro y Perdón (Jep) ha reso nota questa realtà, sottolineando come le scarcerazioni avvenute nel corso dell’anno siano state caratterizzate da mancanza di trasparenza e discrezionalità. I principali media indipendenti del Venezuela hanno riportato queste informazioni, evidenziando che, sebbene ci siano stati alcuni rilasci, il numero totale di detenuti per motivi politici è rimasto sostanzialmente invariato. Attualmente, la Jep ha registrato 1.041 persone in detenzione, con 28 nuovi casi emersi durante il monitoraggio, un dato che dimostra come la crisi dei diritti umani nel Paese sia in continua evoluzione e più grave di quanto indicato dalle statistiche ufficiali.

Dettagli sulla detenzione e sul contesto umanitario

Analizzando più nel dettaglio, i dati della Jep mostrano che tra i detenuti ci sono 877 uomini e 164 donne. La situazione umanitaria è stata definita “desolante”, con solo due dei 91 prigionieri politici affetti da gravi malattie che hanno potuto beneficiare di misure alternative alla detenzione. Inoltre, rimangono incarcerati due adolescenti, 31 anziani, 42 cittadini stranieri e 49 persone con doppia nazionalità. Questi numeri evidenziano non solo la gravità della situazione, ma anche la varietà dei profili delle persone detenute, molte delle quali sono vulnerabili.

La Jep ha anche messo in luce che le scarcerazioni recenti hanno riguardato quasi esclusivamente individui legati al contesto post-elettorale, lasciando in secondo piano coloro che sono stati imprigionati per anni. Questo approccio ha suscitato preoccupazione tra le famiglie dei detenuti, che vivono in un clima di incertezza e angoscia. Le denunce di punizioni arbitrarie e di isolamento hanno ulteriormente aggravato la sofferenza psicologica delle famiglie, rendendo la situazione ancora più critica.

Implicazioni e reazioni

La mancanza di trasparenza nel processo di scarcerazione e la continua detenzione di prigionieri politici hanno suscitato reazioni da parte di organizzazioni internazionali e dei diritti umani. La Jep, con il suo monitoraggio, ha messo in evidenza come la crisi dei diritti umani in Venezuela sia non solo persistente, ma anche in continua evoluzione, richiedendo un’attenzione costante da parte della comunità internazionale. La situazione attuale rappresenta una sfida significativa per il governo venezuelano, che si trova a dover affrontare le crescenti pressioni per garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei cittadini.

Le famiglie dei prigionieri politici continuano a lottare per la libertà dei loro cari, mentre la società civile si mobilita per chiedere maggiore giustizia e trasparenza. È evidente che la questione dei prigionieri politici rimane un tema centrale nel dibattito sui diritti umani in Venezuela, con implicazioni che vanno oltre le mura delle carceri, influenzando il tessuto sociale e politico del Paese.

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