In Honduras il partito del presidente eletto conquista le elezioni legislative

Marianna Perrone

Dicembre 31, 2025

Il Partito Nazionale dell’Honduras, sotto la guida del presidente eletto Nasry “Tito” Asfura, ha ottenuto un risultato significativo nelle recenti elezioni legislative e municipali, consolidando la propria posizione dopo la vittoria nelle presidenziali. Questa notizia è stata confermata dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE) e riportata dai principali media del paese, con l’annuncio ufficiale avvenuto il 1° dicembre 2025, a poche ore dalla scadenza per la proclamazione dei risultati delle votazioni tenutesi il 30 novembre.

Risultati delle elezioni legislative

I dati ufficiali mostrano che il Partito Nazionale ha conquistato 49 dei 128 seggi disponibili nel Parlamento honduregno. In seconda posizione si colloca il Partito Liberale, che ha ottenuto 41 seggi, seguito dalla formazione di sinistra Libertà e Rifondazione (Libre), con 35 seggi. I restanti posti sono stati distribuiti tra diversi partiti minori. Questi risultati segnano un chiaro predominio del Partito Nazionale, che si prepara a governare in un contesto politico complesso e caratterizzato da forti divisioni.

Dominio municipale del Partito Nazionale

A livello municipale, il partito di Asfura ha trionfato, aggiudicandosi 151 sindaci, tra cui quello della capitale Tegucigalpa. In confronto, il Partito Liberale ha ottenuto 76 sindaci, mentre Libre ha conquistato 69. Questo successo nelle elezioni municipali evidenzia una solida presenza del Partito Nazionale in tutto il paese, rafforzando ulteriormente la sua influenza nelle amministrazioni locali.

Reazioni e contestazioni

Il CNE ha esortato tutte le forze politiche a mantenere la calma e a risolvere eventuali contestazioni attraverso le procedure legali stabilite, che saranno esaminate dal Tribunale della giustizia elettorale. Durante la lettura della dichiarazione, le consigliere Ana Paola Hall e Cossette López-Osorio hanno rappresentato il CNE, mentre il rappresentante di Libre non era presente, poiché il partito non ha riconosciuto la validità dei risultati.

L’opposizione ha etichettato il voto come “illegittimo“, denunciando irregolarità nello scrutinio di diverse migliaia di verbali e contestando la vittoria del sindaco di Tegucigalpa, Juan Diego Zelaya. Nonostante queste contestazioni, il CNE ha ribadito il proprio impegno a garantire che non ci sia “alcuna frattura dell’ordine costituzionale“, sottolineando che le elezioni si sono svolte in un contesto di pluralismo e pacificità, sebbene non privo di tensioni e ritardi.

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