Organizzazioni impegnate nella difesa della libertà di stampa hanno lanciato un appello al governo del Venezuela per la liberazione immediata e incondizionata di 22 giornalisti e operatori della comunicazione attualmente detenuti. Questi arresti sono stati definiti “arbitrari” e caratterizzati da gravi mancanze in termini di garanzie legali. In una nota pubblicata sui social media, l’Alleanza regionale per la libera espressione e l’informazione ha denunciato violazioni sistematiche del giusto processo, evidenziando pratiche come le sparizioni forzate temporanee, la negazione dell’accesso a legali di fiducia, periodi di incomunicabilità , mancanza di assistenza medica e assenza di informazioni ufficiali sui procedimenti giudiziari.
Dettagli sui detenuti
Tra i giornalisti attualmente in carcere si trovano Nakary Ramos e suo marito Gianni González, arrestati oltre otto mesi fa mentre stavano lavorando a un servizio informativo. Entrambi sono accusati di istigazione all’odio e diffusione di notizie false. L’elenco dei detenuti comprende anche figure di spicco nel mondo dell’informazione, come Roland Carreño, Biagio Pilieri e Nicmer Evans. Queste detenzioni hanno suscitato preoccupazione non solo tra i professionisti del settore, ma anche tra le organizzazioni internazionali per i diritti umani, che vedono in esse un chiaro tentativo di silenziare le voci critiche.
Contesto della repressione
L’Alleanza ha messo in evidenza come in Venezuela la repressione del dissenso si traduca in un uso crescente della giustizia penale come strumento per scoraggiare la critica e promuovere l’autocensura tra i cittadini. Il Collegio nazionale dei giornalisti ha richiesto l’adozione di misure umanitarie per i detenuti, sottolineando in particolare le condizioni di salute precarie di Biagio Pilieri, che da 16 mesi si trova rinchiuso nella sede del Sebin all’Helicoide. La situazione evidenzia la necessità urgente di riforme nel sistema giudiziario e di protezione per i professionisti dell’informazione, affinché possano esercitare il loro lavoro senza timore di ritorsioni.
La comunità internazionale continua a monitorare con attenzione gli sviluppi in Venezuela, sperando in un cambiamento che possa garantire la libertà di espressione e il rispetto dei diritti umani nel paese.
