Secondo un recente rapporto pubblicato dall’UNICEF il 15 marzo 2025, la violenza sessuale nei confronti dei bambini nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) è descritta come “endemica, sistemica e in aumento”. Il conflitto armato continua a rappresentare una delle cause principali di questo fenomeno, ma i dati raccolti indicano un incremento preoccupante dei casi segnalati nelle comunità di tutte le province a partire dal 2022.
I dati nazionali, forniti da operatori che si occupano di protezione e assistenza alle vittime di violenza di genere, mostrano che nei primi nove mesi del 2025 sono stati registrati oltre 35.000 casi di violenza sessuale contro i bambini. Queste cifre evidenziano una crisi in costante peggioramento. Nel 2024, i casi documentati erano stati quasi 45.000, rappresentando circa il 40% di tutti i casi di violenza sessuale segnalati, con un incremento di tre volte rispetto al 2022.
L’UNICEF sottolinea che questi dati riflettono un “fenomeno persistente e diffuso”, con il numero reale di vittime che potrebbe essere molto più elevato a causa della mancata segnalazione. La paura, lo stigma sociale, l’insicurezza e l’accesso limitato ai servizi di assistenza impediscono a molti sopravvissuti di denunciare gli abusi o di cercare aiuto. Catherine Russell, direttrice generale dell’UNICEF, ha dichiarato: “Gli operatori sociali raccontano di madri che percorrono lunghe distanze per raggiungere le cliniche con le figlie, spesso incapaci di camminare a causa della violenza subita. Le famiglie temono lo stigma e le ritorsioni, il che spesso le dissuade dal denunciare gli abusi“.
Le testimonianze come queste si ripetono in tutto il paese, evidenziando una crisi profonda causata dall’insicurezza, dalla disuguaglianza e dalla fragilità dei sistemi di supporto.
Le aree più colpite dalla violenza
La maggior parte dei casi di violenza sessuale contro i bambini è concentrata nelle province del Nord Kivu, Sud Kivu e Ituri, dove i conflitti armati, gli sfollamenti forzati e il deterioramento dei sistemi di protezione aumentano significativamente il rischio per i minori. Tuttavia, anche a Kinshasa e nel Kasai si registrano un numero considerevole di casi. Qui, la povertà, l’insicurezza alimentare e l’abbandono scolastico contribuiscono a rendere le ragazze particolarmente vulnerabili a sfruttamento e matrimoni precoci.
La situazione è aggravata dalla mancanza di strutture adeguate per la protezione dei minori e dalla scarsità di servizi di supporto per le vittime. Le organizzazioni locali e internazionali stanno cercando di affrontare questa crisi, ma le sfide rimangono enormi. La comunità internazionale è chiamata a intervenire con urgenza per garantire la sicurezza e il benessere dei bambini nella Repubblica Democratica del Congo, un paese che continua a lottare contro le conseguenze devastanti della violenza e dell’instabilità.