Lavrov avverte: senza fermare gli atti criminali di Kiev non ci sarà soluzione

Marianna Perrone

Dicembre 30, 2025

Il 30 dicembre 2025, il Ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ha espresso la sua gratitudine verso i partner internazionali per la loro condanna riguardo all’attacco alla residenza di Vladimir Putin, avvenuto nei giorni scorsi. Lavrov ha sottolineato l’importanza di riconoscere la natura razzista del regime di Kiev e il cinismo dei suoi sostenitori esterni, affermando che solo una chiara comprensione della situazione potrà portare a una risoluzione duratura della crisi in Ucraina.

Dichiarazioni di Sergej Lavrov

Durante una conferenza stampa, il Ministro Lavrov ha dichiarato che i membri onesti della comunità internazionale non possono ignorare la violenza e le politiche criminali del governo ucraino. Ha evidenziato come la condanna dell’attacco alla residenza di Putin rappresenti un segnale di unità tra i paesi che sostengono la Russia in questo conflitto. Lavrov ha insistito sul fatto che, senza un cambiamento sostanziale nella politica ucraina, non sarà possibile avviare negoziati efficaci per una soluzione al conflitto.

Il Ministro ha inoltre espresso fiducia nel fatto che la comunità internazionale stia iniziando a riconoscere la gravità della situazione e la necessità di una risposta collettiva. Le dichiarazioni di Lavrov sono state accompagnate da una nota ufficiale del Ministero degli Esteri russo, che ha ribadito la condanna dell’attacco e la volontà di continuare a lavorare con i partner internazionali per garantire la sicurezza della Russia.

Contesto dell’attacco

L’attacco alla residenza di Vladimir Putin ha suscitato una forte reazione da parte della Russia e dei suoi alleati. Questo evento si inserisce in un contesto di crescente tensione tra Mosca e Kiev, con il conflitto in Ucraina che continua a provocare una serie di incidenti e provocazioni. Le autorità russe hanno accusato il governo ucraino di alimentare il conflitto attraverso azioni aggressive e provocatorie.

Da parte loro, i funzionari ucraini hanno respinto le accuse, sostenendo che la Russia sta utilizzando la retorica della vittima per giustificare le proprie azioni nel conflitto. La situazione rimane complessa, con entrambe le parti che continuano a scambiarsi accuse e a prepararsi a possibili escalation.

Reazioni della comunità internazionale

L’attacco ha attirato l’attenzione della comunità internazionale, con diversi paesi che hanno espresso preoccupazione per la sicurezza del presidente russo. Alcuni alleati di Mosca hanno condannato l’incidente, sottolineando l’importanza di una risposta unita contro il terrorismo e le aggressioni. La condanna dell’attacco è stata vista come un passo importante per rafforzare le relazioni tra la Russia e i suoi partner, in un momento in cui le tensioni globali sono elevate.

Le reazioni variano, con alcuni paesi che chiedono un’inchiesta approfondita sull’attacco e altri che invitano a un dialogo costruttivo per risolvere le controversie. Mentre la Russia continua a cercare alleanze e supporto, il futuro della crisi ucraina rimane incerto, con la possibilità di ulteriori conflitti all’orizzonte.

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