Nayib Bukele, il presidente di El Salvador, ha recentemente dichiarato, “Se fosse per me rimarrei altri 10 anni.” Questa affermazione è stata rilasciata durante un’intervista a un canale di streaming, dove ha espresso la sua intenzione di candidarsi alle elezioni presidenziali del 2027 per un possibile terzo mandato di sei anni. Bukele, attualmente al suo secondo mandato consecutivo, ha sottolineato che se dovesse partecipare alle prossime elezioni, il suo incarico si estenderebbe fino al 2033, rendendo difficile la sua uscita dal potere.
Politica di tolleranza zero
Il presidente Bukele è noto per la sua politica di tolleranza zero nei confronti delle maras, le gang che hanno causato un alto tasso di omicidi in El Salvador. Grazie a queste misure, la sua popolarità è cresciuta, facendolo diventare uno dei leader più apprezzati in America Latina, nonostante le pesanti accuse di violazioni dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza sotto il suo comando.
Riforma e dibattito sulla democrazia
Nel 2024, Bukele ha assunto il suo secondo mandato, nonostante la Costituzione del Paese lo vietasse. Nel 2025, ha promosso una riforma che gli permetterà di candidarsi nuovamente, suscitando dibattiti accesi sulla democrazia in El Salvador. “Il novanta per cento dei paesi sviluppati consente la rielezione indefinita del proprio capo di governo, e nessuno batte ciglio, ma quando un paese piccolo e povero come El Salvador cerca di fare lo stesso, improvvisamente diventa la fine della democrazia,” ha commentato Bukele dopo l’approvazione della riforma.
Stabilità politica e futuro incerto
Queste dichiarazioni e le sue azioni hanno acceso un ampio dibattito sulla stabilità politica e sulla democrazia in El Salvador, un Paese che ha affrontato sfide significative in termini di sicurezza e diritti umani. La figura di Bukele continua a polarizzare l’opinione pubblica, mentre il suo governo si prepara a navigare un futuro incerto.
