Il presidente dell’Argentina, Javier Milei, ha annunciato la sua prossima visita nel Regno Unito, prevista per aprile o maggio 2025. Questa rappresenterà una significativa occasione storica, poiché sarà la prima visita di un capo di Stato argentino nel Regno Unito dopo 36 anni, dall’epoca di Carlos Menem nel 1989.
Le dichiarazioni sul contenzioso delle Falkland
In un’intervista esclusiva rilasciata al quotidiano britannico Telegraph, Milei ha ribadito il reclamo storico dell’Argentina sulla sovranità delle isole Falkland-Malvinas. Tuttavia, ha sottolineato che il ritorno del territorio all’Argentina deve avvenire attraverso negoziati e solo quando gli abitanti delle isole lo desidereranno. Il presidente ha messo in guardia sui potenziali effetti negativi di relazioni tese riguardo alle Falkland, affermando che tali rapporti potrebbero compromettere le opportunità di transazioni commerciali e culturali tra i due paesi.
Un approccio diplomatico rinnovato
Il Telegraph ha evidenziato come la politica di distensione avviata da Milei nei confronti di Londra abbia implicazioni sia politiche che personali. Il presidente argentino si è descritto come un anglofilo convinto, rivelando di tenere nel suo ufficio un libro su Sir Mick Jagger, simbolo della cultura britannica, accanto alla Costituzione argentina. Questo dettaglio suggerisce un tentativo di costruire un legame più forte e positivo con il Regno Unito.
Possibili incontri con i leader britannici
Durante l’intervista, Javier Milei ha aperto alla possibilità di un incontro con il primo ministro laburista, Keir Starmer, rispondendo con un “Sì, perché no?” alla domanda su un potenziale colloquio. Ha anche espresso disponibilità per un invito a una visita di Stato in Argentina, mirata a migliorare i legami tra le due nazioni in modo maturo e costruttivo. Non è passata inosservata l’apertura del presidente argentino a un incontro con Nigel Farage, leader della destra britannica, al quale ha risposto con entusiasmo: “Assolutamente sì!”.
Queste dichiarazioni di Milei segnano un cambiamento significativo nella diplomazia argentina nei confronti del Regno Unito, con l’intento di promuovere un dialogo più costruttivo e di superare le tensioni storiche legate alla questione delle Falkland.