Il rapporto annuale sulle comunicazioni obbligatorie, pubblicato il 15 gennaio 2025, non offre buone notizie per il Lazio e per la capitale. Secondo i dati relativi al periodo 2022-2024, si evidenzia un uso massiccio di contratti a tempo determinato e di breve durata, con una percentuale che supera significativamente la media nazionale. Nel 2024, mentre a livello nazionale le attivazioni rimangono stabili e le cessazioni aumentano, nel Lazio si registra una flessione in entrambe le categorie. Le attivazioni passano da 1.970.647 nel 2023 a 1.876.816 nel 2024, mentre le cessazioni scendono da 1.867.274 a 1.817.532.
Analisi del saldo occupazionale
Il saldo occupazionale, pur rimanendo positivo con un incremento di 27.510 posti di lavoro, mostra una contrazione significativa rispetto al 2023, quando l’aumento era stato di 59.148 unità. Questo dato non si traduce in una maggiore stabilità lavorativa, ma piuttosto in un rallentamento generale del mercato del lavoro. È in corso un calo dei contratti a tempo indeterminato, che dal 2009, quando rappresentavano il 18% del totale, sono scesi all’8,3% nel 2024. Questo trend è accompagnato da una diminuzione del numero di lavoratori coinvolti, evidenziando una situazione sempre più precaria.
Dichiarazioni del segretario della Cgil
Natale Di Cola, segretario generale della Cgil di Roma e del Lazio, sottolinea che il lavoro nella regione continua a manifestarsi come sempre più precario e discontinuo. I dati, secondo Di Cola, contraddicono le affermazioni del Governo e rivelano gli effetti negativi della legge di bilancio dell’anno precedente. Egli avverte che la manovra attualmente in discussione non apporterà miglioramenti, poiché non si concentra sulla creazione di posti di lavoro di qualità né sullo sviluppo sostenibile del Paese.
Proposte per il futuro
Di Cola propone che il Comune di Roma, dove si concentra circa il 75% delle nuove assunzioni della Regione Lazio, avvii una riflessione sul proprio modello di sviluppo. In particolare, egli suggerisce di focalizzarsi sulla questione salariale, promuovendo una conferenza cittadina dedicata a questo tema. Questa iniziativa potrebbe rappresentare un passo importante verso la creazione di un ambiente lavorativo più stabile e soddisfacente per i cittadini romani.
