Bolivia: i cocaleros partecipano alle manifestazioni dei lavoratori contro l’aumento del carburante

Marianna Perrone

Dicembre 29, 2025

I sindacati dei coltivatori di coca hanno annunciato la loro partecipazione alle manifestazioni organizzate dalla Centrale operaia boliviana (Cob) contro il Decreto 5503, emanato dal governo del presidente Rodrigo Paz. Questa iniziativa mira a rispondere alla crisi fiscale che ha portato all’eliminazione dei sussidi sui carburanti. Le principali testate giornalistiche boliviane riportano che Wilma Colque, presidente delle sei federazioni di “cocaleros” del Tropico di Cochabamba, ha convocato una riunione per domani, con l’intento di pianificare le prossime azioni e confermare la presenza a marce e mobilitazioni, puntando all’abrogazione del decreto.

Dettagli sul decreto 5503

Il Decreto 5503, promulgato il 17 dicembre 2024, introduce la revoca delle sovvenzioni su benzina e diesel, causando un significativo aumento dei prezzi. Oltre a ciò, il decreto prevede procedure accelerate per gli investimenti e offre agevolazioni fiscali e doganali. La presidente Colque ha sottolineato che non si tratta solo dell’aumento dei carburanti, ma di oltre cento articoli che, a suo avviso, danneggiano il Paese e compromettono le risorse naturali. In risposta a queste misure, il governo ha annunciato interventi compensativi, tra cui un incremento del 20% del salario minimo e il potenziamento dei bonus sociali.

Le ragioni delle manifestazioni

I rappresentanti dei cocaleros sostengono che il decreto sia incostituzionale, poiché bypassa la consultazione preventiva delle comunità e il voto parlamentare sui contratti riguardanti le risorse naturali. Le manifestazioni, che hanno già visto scontri con le forze di polizia, continuano a guadagnare supporto da parte di minatori, agricoltori e insegnanti rurali. A La Paz, è attualmente in corso uno sciopero della fame che coinvolge dirigenti sindacali e familiari di minatori. Nel frattempo, il governo ha ribadito la sua determinazione a non tornare sui propri passi, giustificando le misure adottate con l’argomento che il sistema dei sussidi alimentava la corruzione e il contrabbando.

Il contesto delle proteste

Le mobilitazioni in Bolivia si inseriscono in un contesto di crescente tensione sociale, dove diverse categorie professionali si uniscono per contestare le politiche governative. Le proteste rappresentano un chiaro segnale di discontento nei confronti delle decisioni economiche che, secondo i manifestanti, non solo colpiscono i coltivatori di coca, ma minacciano l’intero tessuto sociale ed economico del Paese. La situazione rimane critica, con il governo che continua a difendere le proprie scelte mentre la popolazione si mobilita per chiedere un cambiamento.

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