Per la prima volta, una strada di Roma è stata dichiarata un bene comune, dando vita a iniziative di cura condivisa e valorizzazione come spazi di partecipazione attiva. Questo significativo passo è stato formalizzato attraverso un Patto di collaborazione, firmato il 15 gennaio 2025, tra il Dipartimento capitolino Tutela Ambientale e il Comitato Spontaneo Residenti di Via Principe Amedeo, sotto l’egida dell’Assessorato all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale.
Il progetto ‘Amedeo in vert’
Il Patto, della durata iniziale di tre anni e soggetto a rinnovo, segna l’avvio del progetto pilota denominato ‘Amedeo in vert’. Questo programma prevede una serie di interventi per trasformare via Principe Amedeo in una vera e propria ‘strada verde’. Le azioni pianificate includono la cura delle aiuole situate alla base delle alberature nel tratto tra via Rattazzi e via Cairoli. L’intento è quello di riqualificare l’area, rendendola più accogliente e sostenibile.
Interventi per la rigenerazione del verde
Tra le misure previste dal progetto, vi è la piantumazione di nuove alberature, un passo fondamentale per contrastare le isole di calore che caratterizzano molte zone della capitale. Inoltre, sono in programma l’installazione di fioriere, che contribuiranno non solo all’abbellimento della strada, ma anche al miglioramento della qualità dell’aria. Questi interventi mirano a creare un ambiente urbano più vivibile e a promuovere una maggiore socialità tra i residenti.
Un luogo di aggregazione sociale
Il progetto non si limita a interventi di natura ambientale, ma si propone anche di avere un impatto positivo sulla coesione sociale del quartiere. Via Principe Amedeo sarà trasformata in un luogo di aggregazione, dove si svolgeranno eventi di carattere sociale, culturale e ambientale. Tali iniziative sono pensate per coinvolgere attivamente la cittadinanza e i commercianti locali, promuovendo una partecipazione attiva e una maggiore responsabilità nella cura del territorio.
Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti di Roma Capitale, ha commentato: “Con questo patto di collaborazione diamo avvio a un progetto innovativo che, per la prima volta, individua una strada come bene comune da curare per migliorare la qualità ambientale del quartiere e per trasformarlo in uno spazio di socialità e di azioni partecipate.” L’Assessora ha evidenziato l’importanza dei patti di collaborazione, che si fondano sul Regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni, e ha sottolineato come siano strumenti efficaci per la cooperazione tra l’amministrazione e le realtà associative. Attualmente, il Dipartimento Ambiente ha già attivato 16 patti e ne ha oltre 20 in fase di definizione, con l’intento di estendere queste iniziative in tutti i quadranti della città .
