Lunedì 29 dicembre 2025, le famiglie delle vittime del tragico attacco avvenuto a Sydney, che ha colpito un festival ebraico, hanno reso pubblica una lettera aperta indirizzata al primo ministro australiano Anthony Albanese. Questa iniziativa è stata intrapresa per sollecitare un intervento più incisivo da parte del governo federale riguardo all’aumento dellantisemitismo nel paese e alle carenze riscontrate nelle misure di sicurezza, in seguito a quello che è stato definito il peggior massacro di massa in Australia negli ultimi trent’anni.
Richiesta di un’inchiesta federale
Nella lettera, firmata da 17 famiglie colpite dalla violenza, si richiede l’istituzione di un’inchiesta federale, conosciuta come commissione reale, per esaminare in dettaglio l’aumento dellantisemitismo in Australia, fenomeno che ha registrato un incremento significativo dall’inizio del conflitto tra Israele e Hamas nel 2023. Le famiglie esprimono la loro preoccupazione per la mancanza di azioni concrete da parte delle autorità competenti e chiedono che vengano adottate misure più efficaci per garantire la sicurezza delle comunità vulnerabili.
La lettera evidenzia come, a seguito dell’attacco, sia emersa una crescente inquietudine tra le comunità ebraiche in Australia, preoccupate per la propria sicurezza e per il clima di ostilità che sembra crescere. Le famiglie chiedono che il governo riconosca l’urgenza della situazione e agisca di conseguenza, non solo per onorare la memoria delle vittime, ma anche per prevenire futuri attacchi.
Il contesto dell’attacco
L’attacco a Sydney, avvenuto durante un evento commemorativo, ha lasciato un segno profondo nella società australiana, sollevando interrogativi su come le autorità stiano gestendo la sicurezza pubblica e la prevenzione della violenza motivata dall’odio. Le famiglie delle vittime, unite nel dolore e nella determinazione, hanno deciso di alzare la voce per chiedere giustizia e protezione, non solo per loro stesse ma per tutte le comunità a rischio.
Il primo ministro Albanese, che ha ricevuto la lettera, è stato sollecitato a prendere in considerazione le richieste delle famiglie e a impegnarsi in un dialogo costruttivo con le comunità ebraiche e le agenzie di sicurezza. La lettera rappresenta un appello collettivo che spera di stimolare un cambiamento significativo nella risposta del governo allantisemitismo e alla violenza.
La situazione attuale in Australia richiede un’attenzione particolare e un’azione coordinata per affrontare le sfide legate alla sicurezza e alla protezione delle minoranze. Le famiglie delle vittime di Sydney, con la loro lettera aperta, hanno messo in evidenza la necessità di un impegno rinnovato da parte delle istituzioni per garantire un ambiente sicuro e inclusivo per tutti.
