Media: divergenze tra Stati Uniti e Israele sui tempi per la ricostruzione di Gaza

Marianna Perrone

Dicembre 27, 2025

Un conflitto di opinioni emerge tra Israele e Stati Uniti riguardo alla tempistica della ricostruzione della Striscia di Gaza. Secondo quanto riportato dall’emittente israeliana Kan News, le due nazioni non concordano sull’opportunità di avviare i lavori di ricostruzione prima di aver smilitarizzato l’area.

L’amministrazione statunitense, infatti, sta spingendo per dare il via alla Fase 2 del piano del presidente Trump, con l’obiettivo di porre fine al conflitto entro la metà di febbraio 2025. Fonti israeliane rivelano che gli Stati Uniti intendono che il processo avvenga in parallelo: disarmare Hamas e ricostruire simultaneamente la Striscia. Tuttavia, Israele sostiene che sia fondamentale prima disarmare il gruppo militante e smilitarizzare l’area, per poi procedere con la ricostruzione.

Preparativi per la ricostruzione a Rafah

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) stanno già avviando operazioni di bonifica in alcune aree di Rafah, preparandosi per la fase successiva del piano. Questa fase prevede il trasferimento della popolazione in nuovi quartieri che saranno costruiti, privi della presenza delle IDF e di Hamas. Inizialmente, il piano americano prevede l’installazione di case mobili, con l’intenzione di sviluppare successivamente nuove strutture abitative.

La questione della forza multinazionale

Un altro aspetto cruciale del piano riguarda la creazione di una forza multinazionale destinata a operare nella Striscia di Gaza. Ci sono ancora molte incertezze riguardo alla composizione di questa forza, compreso il possibile coinvolgimento della Turchia. Fonti vicine alla situazione confermano che sia l’Italia che l’Indonesia hanno accettato di inviare contingenti di soldati per far parte di questa missione, che opererà sotto un mandato simile a quello dell’UNIFIL, la missione delle Nazioni Unite in Libano.

La situazione rimane fluida e il dialogo tra le due nazioni continuerà nei prossimi giorni, mentre i preparativi per la ricostruzione e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza proseguono.

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