Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha espresso la sua opinione sul futuro dell’America, dichiarando che non deve essere caratterizzato da guerre o minacce militari. Durante un incontro con membri della Brigata internazionale Cuba-Venezuela, tenutosi nel 2025, Maduro ha ribadito la sua disponibilità a dialogare con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Le sue parole giungono in un contesto di crescente tensione con Washington, a causa del recente dispiegamento militare degli Stati Uniti nel mar dei Caraibi, che il governo di Caracas considera una mossa per favorire un cambio di regime nel Paese. “Il tempo del colonialismo, dello schiavismo e del servilismo verso i poteri imperiali è finito da tempo”, ha affermato il leader chavista.
Le accuse di Maduro
Nel suo intervento, trasmesso dalla televisione di Stato, Maduro ha denunciato la creazione di una “realtà virtuale” da parte di alcuni settori di potere negli Stati Uniti, utilizzata per giustificare il saccheggio delle risorse venezuelane. Secondo il presidente, il Venezuela è sotto attacco da una “guerra psicologica” mirata a destabilizzare la pace interna del Paese. Questa accusa si è intensificata dall’inizio delle operazioni militari statunitensi nella regione, avvenuto nell’agosto 2024, ufficialmente giustificate come interventi contro il narcotraffico. Inoltre, Maduro ha criticato le rivendicazioni di aziende statunitensi sui diritti petroliferi nel Venezuela, definendo il recente sequestro di due navi cariche di greggio come un atto di “pirateria”.
Il contesto geopolitico attuale
La situazione attuale tra Venezuela e Stati Uniti è segnata da una crescente tensione geopolitica. Il governo di Caracas accusa Washington di interferire negli affari interni del Paese, utilizzando la forza militare come strumento di pressione. Questo clima di ostilità è ulteriormente aggravato dalle sanzioni economiche imposte dagli Stati Uniti, che hanno avuto un impatto significativo sull’economia venezuelana. Maduro ha sottolineato che la sua amministrazione non intende cedere alle pressioni esterne e che il dialogo rimane l’unica via percorribile per risolvere le controversie. La posizione del governo venezuelano è chiara: la sovranità nazionale deve essere rispettata e ogni tentativo di ingerenza sarà contrastato.
La questione della sicurezza e della stabilità nella regione è diventata cruciale, con l’attenzione internazionale rivolta alle dinamiche tra i due Paesi. In questo contesto, le parole di Maduro rappresentano un appello alla comunità internazionale affinché si opponga a qualsiasi forma di colonialismo moderno e si impegni a promuovere il dialogo e la cooperazione tra le nazioni.