Il Papa: “Fermare la guerra in Ucraina, è tempo di dialogo tra Mosca e Kiev”

Marianna Perrone

Dicembre 25, 2025

Il 25 dicembre 2025, durante il tradizionale messaggio natalizio ‘Urbi et Orbi’, il Papa ha rivolto un accorato appello per la pace in Europa e nel mondo. Rivolgendosi ai fedeli, ha invocato l’intercessione del “Principe della Pace” affinché il continente europeo possa continuare a svilupparsi in uno spirito di comunità e collaborazione, ancorato alle sue radici cristiane. Ha sottolineato la necessità di essere solidali e accoglienti nei confronti di coloro che si trovano in difficoltà.

Il pensiero speciale per l’ucraina

Nel suo discorso, il Papa ha dedicato un pensiero speciale al popolo ucraino, colpito da un conflitto devastante. Ha esortato le parti coinvolte a fermare il fragore delle armi e a trovare il coraggio di avviare un dialogo sincero e rispettoso, supportato dall’impegno della comunità internazionale. Queste parole sono state un forte richiamo alla responsabilità collettiva e all’importanza del dialogo per la risoluzione dei conflitti.

La responsabilità individuale per la pace

Un passaggio significativo del messaggio è stato quello in cui il Papa ha affermato: “Chi non ama non si salva, è perduto”. Ha messo in evidenza che la via per la pace passa attraverso la responsabilità individuale. Ha invitato ciascuno a riconoscere le proprie mancanze e a chiedere perdono a Dio, sottolineando l’importanza di mettersi nei panni degli altri, in particolare di chi soffre.

Un futuro migliore attraverso la solidarietà

Il Pontefice ha esortato tutti a respingere l’odio, la violenza e la contrapposizione, proponendo invece il dialogo, la pace e la riconciliazione come valori fondamentali per costruire un futuro migliore. La sua chiamata alla solidarietà e alla comprensione reciproca ha risuonato forte, invitando ogni individuo a contribuire attivamente a un cambiamento positivo nel mondo.

Riflessioni sul messaggio di natale

Il messaggio di Natale del Papa, quindi, si è rivelato un invito a riflettere sulla responsabilità personale e collettiva, un appello a lavorare insieme per un futuro di pace e unità.

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