I media statali della Siria riportano che l’esercito giordano ha avviato una serie di attacchi aerei contro le cosiddette “reti del narcotraffico” situate nel sud della Siria. Questa operazione ha avuto luogo nella regione di Sweida, dove l’emittente statale Al-Ikhbariya ha riferito che l’esercito di Amman ha colpito specificamente “reti del narcotraffico e depositi di stoccaggio” nelle aree meridionali e orientali.
Operazioni dell’esercito giordano
L’esercito giordano ha confermato di aver preso di mira diverse strutture utilizzate da presunti spacciatori di armi e sostanze stupefacenti, sebbene non siano stati forniti dettagli specifici sui luoghi colpiti. Secondo la dichiarazione ufficiale, Amman ha “neutralizzato” individui ritenuti trafficanti, accusati di orchestrare operazioni di contrabbando di armi e droga nel territorio giordano. Le operazioni aeree sono state condotte sulla base di informazioni di intelligence dettagliate e in coordinamento con i partner regionali.
Testimonianze locali
Un abitante della zona di confine, situata nella campagna meridionale di Sweida, ha descritto l’intensità dei bombardamenti all’agenzia AFP, richiedendo di rimanere anonimo. Ha sottolineato che l’attacco aereo è stato “estremamente intenso”.
Il captagon e la guerra civile siriana
La questione del captagon, una sostanza stupefacente, ha radici profonde nella lunga guerra civile siriana. Prima che il presidente deposto Bashar al-Assad perdesse il potere nel dicembre 2024, il captagon era considerato una fonte fondamentale di finanziamento per il suo governo. Anche Hezbollah, l’organizzazione libanese alleata di Assad, è stato accusato di utilizzare il captagon per autofinanziarsi. Negli ultimi anni, la sostanza ha invaso la regione, portando i Paesi vicini a effettuare sequestri e a sollecitare Libano e Siria a intensificare gli sforzi per combattere il traffico di questa droga.
