Ucraina: il piano Usa-Ue in 20 punti, dalla cessione dei territori all’Articolo 5 della Nato

Egidio Luigi

Dicembre 24, 2025

Il 24 dicembre 2025, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato un piano in 20 punti elaborato in collaborazione con gli Stati Uniti e l’Europa, delineando un percorso per la risoluzione del conflitto in corso. Questo piano, sebbene contenga elementi fissi, presenta ancora due questioni cruciali che necessitano di chiarimenti: la gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia e il futuro della regione del Donbass. Mosca ha confermato di aver ricevuto il piano e ha annunciato che la sua posizione sarà definita sulla base delle informazioni fornite dall’inviato presidenziale russo Kirill Dmitriev, il quale ha recentemente incontrato i rappresentanti di Donald Trump a Miami, in Florida.

Le questioni aperte e la posizione ucraina

Il piano di Zelensky stabilisce che la linea di contatto tra le forze ucraine e russe, attualmente presente in cinque regioni dell’Ucraina, verrà congelata una volta firmato l’accordo. L’Ucraina ha chiarito che qualsiasi tentativo di istituire una zona economica libera in queste aree dovrà essere approvato attraverso un referendum, sottolineando che il potere decisionale spetta al popolo ucraino. Questo processo richiederà un periodo di 60 giorni, durante il quale le ostilità dovranno cessare per consentire il completamento delle procedure necessarie. Inoltre, le discussioni più complesse riguarderanno il ritiro delle truppe e la dislocazione delle forze internazionali.

Dettagli del piano in 20 punti

Il piano presentato da Zelensky include una serie di punti chiave che delineano le intenzioni dell’Ucraina e le garanzie richieste. Tra i punti principali, il primo afferma che la sovranità dell’Ucraina sarà riconosciuta da tutti i firmatari, confermando il suo status di Stato sovrano. Il secondo punto stabilisce un accordo di non aggressione tra Russia e Ucraina, accompagnato da un meccanismo di monitoraggio della linea di contatto, che utilizzerà tecnologie avanzate per garantire la pace.

Altri punti fondamentali includono garanzie di sicurezza per l’Ucraina, mantenendo le Forze Armate a un effettivo di 800.000 unità in tempo di pace, e l’impegno da parte di Stati Uniti e NATO a fornire supporto simile a quello previsto dall’Articolo 5 del trattato NATO. Inoltre, la Russia dovrà formalizzare una politica di non aggressione nei confronti dell’Europa e dell’Ucraina, che dovrà essere ratificata dalla Duma di Stato.

Gestione della centrale nucleare e questioni territoriali

Uno dei punti più controversi riguarda la gestione della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che sarà amministrata congiuntamente da Ucraina, Stati Uniti e Russia. Zelensky ha espresso la volontà di non intrattenere rapporti commerciali diretti con la Russia, sottolineando che questo aspetto richiede ulteriori discussioni.

Per quanto riguarda le questioni territoriali, il piano prevede diverse opzioni, tra cui il riconoscimento della linea di schieramento attuale come linea di contatto o la creazione di una zona economica libera nel Donbass, con il ritiro reciproco delle forze. L’adozione di queste misure richiederà l’approvazione tramite referendum nazionale in Ucraina.

Impegni reciproci e monitoraggio del piano

Il piano stabilisce anche che entrambe le nazioni si impegnano a non modificare i futuri accordi territoriali con la forza. La Russia non ostacolerà l’uso del fiume Dnepr e del Mar Nero da parte dell’Ucraina, e verrà siglato un accordo marittimo che garantirà la libertà di navigazione. Un comitato umanitario sarà istituito per affrontare questioni irrisolte, inclusi gli scambi di prigionieri di guerra e il ritorno di civili e ostaggi.

Infine, l’accordo avrà valore giuridico e la sua attuazione sarà monitorata da un Consiglio di Pace presieduto dal presidente statunitense Donald Trump. Una volta raggiunto un consenso su tutti i punti, un cessate il fuoco completo entrerà in vigore, segnando un passo significativo verso la fine del conflitto.

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