Centinaia di rottami sono stati rinvenuti sulle colline di Haymana, a circa 70 chilometri da Ankara, in Turchia, dopo il tragico schianto di un jet privato avvenuto il 23 dicembre 2025. A bordo del velivolo si trovavano otto passeggeri, tra cui il generale libico Mohammad al-Haddad, capo di stato maggiore, e quattro suoi collaboratori, tra cui il responsabile delle forze terrestri e il direttore dell’industria bellica. Il Falcon 50, partito dall’aeroporto della capitale turca, era diretto verso la Libia quando, alle 20:10, il pilota ha comunicato un guasto all’impianto elettrico, richiedendo un atterraggio di emergenza.
Il volo e il guasto
Il Falcon 50, un jet privato di alta gamma, ha iniziato il suo volo da Ankara con un gruppo di passeggeri di alto profilo. Dopo circa quaranta minuti di volo, il comandante ha avvisato la torre di controllo di un malfunzionamento, chiedendo di tornare indietro. Purtroppo, due minuti dopo questa comunicazione, il velivolo è scomparso dai radar, lasciando spazio a preoccupazioni e allerta tra le autorità turche. La richiesta di emergenza è stata gestita con urgenza, ma non è stata sufficiente a prevenire la tragedia. Le operazioni di ricerca e soccorso sono state avviate immediatamente, ma le difficoltà dovute al terreno accidentato hanno ostacolato i primi interventi.
Le conseguenze del disastro aereo
La notizia dell’incidente ha suscitato un’ondata di tristezza e preoccupazione in Libia e in Turchia. Il generale al-Haddad era una figura di spicco nel governo libico, e la sua morte, insieme a quella dei suoi collaboratori, rappresenta una grave perdita per il paese nordafricano. Le autorità libiche hanno espresso il loro cordoglio e hanno richiesto un’indagine approfondita per chiarire le cause di questo tragico evento. Le famiglie delle vittime sono state informate e ricevono supporto da parte delle autorità competenti.
In Turchia, il governo ha avviato un’inchiesta per determinare le circostanze esatte che hanno portato allo schianto del jet. I risultati di questa indagine potrebbero avere ripercussioni significative sulla sicurezza aerea nel paese e potrebbero portare a nuove normative per prevenire incidenti simili in futuro. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi di questa vicenda, che solleva interrogativi sulla sicurezza dei voli privati e sulla manutenzione degli aeromobili.
Il disastro aereo di Haymana rappresenta non solo una tragedia umana, ma anche un importante campanello d’allarme per l’industria dell’aviazione, evidenziando la necessità di standard di sicurezza sempre più rigorosi. Le indagini in corso potrebbero rivelare informazioni cruciali per migliorare la sicurezza dei voli e per garantire che simili incidenti non si ripetano in futuro.
