Costa critica le sanzioni statunitensi nei confronti di funzionari europei

Egidio Luigi

Dicembre 24, 2025

Il 15 gennaio 2025, il presidente del Consiglio Europeo, Antonio Costa, ha espresso una ferma condanna nei confronti delle restrizioni di viaggio imposte dagli Stati Uniti ai cittadini e ai funzionari europei. Durante una dichiarazione ufficiale, Costa ha definito tali misure come “inaccettabili” tra alleati e partner, sottolineando l’importanza della libertà di espressione e della sovranità normativa dell’Unione Europea.

La posizione dell’unione europea

In una nota ufficiale, anche la Commissione Europea ha stigmatizzato la decisione degli Stati Uniti. “Condanniamo con fermezza la scelta di Washington di limitare la possibilità di viaggio a cinque cittadini europei, incluso l’ex commissario europeo Thierry Breton“, recita il comunicato. La Commissione ha messo in evidenza che la libertà di espressione rappresenta un diritto fondamentale in Europa e un valore condiviso con gli Stati Uniti all’interno del contesto democratico globale.

L’Unione Europea, da sempre promotrice di valori come la libertà di espressione e la giustizia, ha ribadito la necessità di mantenere relazioni basate sulla fiducia e sul rispetto reciproco tra le nazioni. La reazione dell’Ue non si limita a una semplice condanna, ma evidenzia un impegno a difendere i diritti dei suoi cittadini e a garantire che le norme internazionali vengano rispettate.

Le implicazioni delle restrizioni di viaggio

Le restrizioni di viaggio imposte dagli Stati Uniti non solo colpiscono i singoli individui, ma hanno anche un impatto sulle relazioni diplomatiche e commerciali tra Europa e Stati Uniti. Le misure possono generare tensioni e compromettere la cooperazione su questioni cruciali come la sicurezza, il commercio e le politiche ambientali. In un contesto globale in cui le sfide richiedono una risposta unita, tali azioni possono rallentare il progresso verso obiettivi comuni.

Il caso di Thierry Breton, ex commissario europeo, rappresenta un simbolo delle conseguenze di queste restrizioni. Breton, noto per il suo lavoro nel settore digitale e per la promozione di regole eque in questo ambito, è stato un sostenitore della cooperazione internazionale per affrontare le sfide digitali. Le sue limitazioni di viaggio potrebbero ostacolare le sue attività e il dialogo con i partner americani.

La risposta dell’Unione Europea non si limita a un’azione di protesta, ma potrebbe portare a un riesame delle politiche di cooperazione e scambio con gli Stati Uniti. La situazione attuale sottolinea l’importanza di una comunicazione aperta e della necessità di affrontare le divergenze in modo costruttivo, affinché le relazioni tra le due entità possano prosperare in un clima di rispetto e collaborazione.

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