Zelensky: l’Ucraina subisce un attacco massiccio con 30 missili e 650 droni

Egidio Luigi

Dicembre 23, 2025

La notte del 4 gennaio 2025, la Russia ha avviato un attacco su vasta scala contro l’Ucraina, concentrandosi in particolare sulle strutture energetiche e sulle infrastrutture civili del paese. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha comunicato attraverso il suo canale Telegram che oltre 650 droni e più di trenta missili sono stati lanciati contro diverse località ucraine.

Le regioni colpite

Zelensky ha specificato che ben 13 regioni sono state prese di mira durante questa offensiva. La situazione è particolarmente critica, con gran parte del territorio ucraino in stato di allerta aerea. Le autorità locali stanno monitorando attentamente gli sviluppi e le reazioni della popolazione, che si trova a fronteggiare un nuovo capitolo di violenza e instabilità.

Le vittime del bombardamento

Purtroppo, l’attacco ha già avuto conseguenze tragiche. Nella regione di Kiev, una donna ha perso la vita a causa dell’impatto di un droni. Anche nella regione di Khmelnytskyi si registra la morte di un’altra persona, mentre nella zona di Zhytomyr un bambino di soli 4 anni è deceduto a seguito dei bombardamenti. Questi eventi hanno sollevato un’ondata di dolore e indignazione tra la popolazione, già provata da mesi di conflitto.

La risposta del governo ucraino

Il governo ucraino sta attivamente cercando di rispondere a questa escalation di violenza. Le forze armate sono state messe in allerta e le misure di sicurezza sono state intensificate in tutto il paese. Zelensky ha esortato la comunità internazionale a prestare attenzione alla situazione, sottolineando la necessità di un supporto concreto per affrontare l’aggressione russa. La popolazione, nel frattempo, si prepara a resistere e a difendere il proprio territorio, nonostante le difficoltà e le perdite.

L’attacco della Russia rappresenta un ulteriore aggravamento del conflitto, con conseguenze devastanti per la vita quotidiana degli ucraini e per la stabilità della regione. La comunità internazionale osserva con apprensione, mentre le notizie di nuovi attacchi continuano a emergere.

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