Katz: ‘Reinsedieremo il nord di Gaza quando sarà il momento giusto’

Egidio Luigi

Dicembre 23, 2025

Il Ministro della Difesa di Israele, Israel Katz, ha recentemente espresso una posizione contrastante rispetto al Primo Ministro Benjamin Netanyahu riguardo al futuro di Gaza. Durante un incontro tenutosi il 23 dicembre 2025 a Beit El, in Cisgiordania, Katz ha dichiarato ai leader degli insediamenti che Israele prevede di reinsediare Gaza, contrariamente alle affermazioni di Netanyahu che escludono tale possibilità.

Le dichiarazioni di Israel Katz

Katz ha affermato con convinzione: “Con l’aiuto di Dio, quando verrà il momento, istituiremo anche gruppi di pionieri nel nord di Gaza, al posto degli insediamenti che sono stati evacuati”. Queste parole, riportate da diversi media israeliani, evidenziano una visione differente rispetto a quella del premier, il quale ha ripetutamente affermato che non ci sono piani per un reinsediamento nella Striscia di Gaza. Il Ministro della Difesa ha sottolineato che l’operazione sarà condotta “nel modo giusto e al momento opportuno”, evidenziando una strategia a lungo termine per la regione.

L’incontro di Beit El, un insediamento ebraico in Cisgiordania, ha avuto luogo in un contesto di crescente tensione e incertezze politiche. La costruzione di 1.200 nuove abitazioni è stata celebrata da Katz come un passo fondamentale per il rafforzamento della presenza israeliana nella zona. Questa iniziativa ha suscitato reazioni contrastanti, con sostenitori che vedono nel reinsediamento un’opportunità per ristabilire la sovranità israeliana, mentre i critici temono che possa aggravare ulteriormente le tensioni con i palestinesi.

Il contesto politico attuale

La situazione in Israele è caratterizzata da un clima politico molto teso, con Netanyahu che si trova ad affrontare sfide interne e pressioni esterne. Le sue dichiarazioni sul non reinsediamento di Gaza sembrano riflettere una strategia volta a mantenere la stabilità e a evitare conflitti diretti con la comunità internazionale. Tuttavia, le affermazioni di Katz possono indicare una frattura all’interno del governo israeliano, con differenti visioni su come affrontare la questione palestinese.

La costruzione di nuovi insediamenti e le dichiarazioni di Katz potrebbero influenzare le relazioni con i palestinesi e con i paesi arabi vicini. L’idea di reinsediare Gaza, dopo anni di conflitto e tensioni, potrebbe essere vista come un passo provocatorio e potrebbe inasprire ulteriormente le già delicate dinamiche regionali. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, preoccupata per le possibili conseguenze di tali decisioni.

Le parole di Katz e le sue intenzioni di rinforzare la presenza israeliana nel nord di Gaza rappresentano un punto di svolta significativo nelle politiche di insediamento israeliane e pongono interrogativi su come questo influenzerà il futuro della regione e le relazioni con i palestinesi.

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