Durante le operazioni di smantellamento del reattore sperimentale a conversione avanzata Fugen, situato nella prefettura di Fukui, è stata registrata una fuoriuscita di circa 20 millilitri di acqua contenente trizio. L’incidente si è verificato il 23 dicembre 2025, nella città di Tsuruga, mentre i lavoratori erano impegnati nella demolizione di un’apparecchiatura all’interno del reattore. L’Agenzia giapponese per l’energia atomica ha confermato che la situazione è sotto controllo e non ci sono stati feriti né impatti ambientali.
Dettagli dell’incidente
Durante i lavori di smantellamento, i tecnici hanno notato una perdita da una tubazione contenente acqua residua con trizio radioattivo. La quantità di liquido fuoriuscita è stata stimata in 20 millilitri e, fortunatamente, la perdita è stata subito contenuta. Le operazioni si svolgevano in una struttura di confinamento progettata per prevenire la dispersione di sostanze radioattive. All’interno dell’area erano presenti tre operai, i quali hanno prontamente evacuato il sito. L’Agenzia ha specificato che tutti indossavano adeguati dispositivi di protezione, come maschere integrali e tute, escludendo qualsiasi esposizione diretta al materiale radioattivo.
Monitoraggio e misure di sicurezza
Non sono stati riscontrati segni di contaminazione al di fuori dell’area controllata. Le centraline di monitoraggio delle radiazioni, sia all’interno dell’impianto che nelle zone circostanti, non hanno mostrato anomalie, confermando l’assenza di effetti sull’ambiente esterno. Tuttavia, l’agenzia ha segnalato che la concentrazione di trizio all’interno della struttura di confinamento ha superato i limiti stabiliti dalla normativa vigente. In seguito a questo, è stata informata l’Autorità giapponese per la regolamentazione nucleare, che ha richiesto un rapporto dettagliato sulle cause dell’incidente e sulle misure preventive da adottare per evitare simili eventi in futuro.
Informazioni sul reattore Fugen
Il reattore Fugen, che ha cessato le operazioni nel 2003, faceva parte della strategia giapponese per il ciclo del combustibile nucleare. Questo impianto di ricerca utilizzava plutonio estratto da combustibile nucleare esaurito. Le attività di smantellamento sono in corso dal 2008, e l’incidente di oggi rappresenta un importante richiamo alla necessità di rigorose misure di sicurezza durante le operazioni di dismissione di impianti nucleari. La gestione sicura dei materiali radioattivi è cruciale per garantire la protezione della salute pubblica e dell’ambiente.