Un evento di grande significato ha avuto luogo il 15 gennaio 2025 al Quirinale, dove il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto la cerimonia di consegna del Tricolore ai portabandiera degli atleti italiani in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano-Cortina 2026. La delegazione azzurra, composta da atleti, tecnici e dirigenti, ha visto la partecipazione del presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, e del presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Marco Giunio De Sanctis.
La cerimonia al quirinale
L’evento è iniziato con l’esecuzione dell’Inno Nazionale, interpretato da un quartetto d’archi del Teatro dell’Opera di Roma. Il clima di festa e di emozione ha accompagnato gli interventi dei rappresentanti sportivi, tra cui il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, che ha sottolineato l’importanza di questa manifestazione sportiva per il paese. La cerimonia ha avuto un’atmosfera di grande entusiasmo, con gli atleti e i dirigenti che hanno condiviso la loro attesa per l’imminente sfida olimpica.
Il momento della consegna della bandiera
Il culmine della cerimonia si è avuto quando Sergio Mattarella ha consegnato la Bandiera Italiana agli alfieri della squadra olimpica, tra cui spiccavano nomi noti come Arianna Fontana, Federico Pellegrino, Amos Mosaner e Federica Brignone. Anche la squadra paralimpica ha avuto il suo momento di onore, con la bandiera consegnata a René De Silvestro e Chiara Mazzel. Questo gesto ha rappresentato un simbolo di unità e orgoglio nazionale, evidenziando il valore dello sport come strumento di coesione e identità per l’Italia.
Il messaggio del presidente
Durante il suo discorso, Mattarella ha condiviso la sua emozione, dichiarandosi uno dei tanti tifosi che seguiranno con passione le performance degli atleti. Ha augurato loro successi sportivi e la possibilità di stringere nuove amicizie durante la manifestazione. Le parole del Presidente hanno reso evidente l’importanza di questi eventi non solo a livello competitivo, ma anche per il rafforzamento dei legami tra le persone, sottolineando come lo sport possa essere un linguaggio universale che unisce culture e nazioni diverse.
L’incontro al Quirinale ha rappresentato un momento di celebrazione e di preparazione per gli atleti, che si apprestano a vivere un’esperienza unica e significativa, contribuendo a scrivere una nuova pagina della storia sportiva italiana.