La Paz: il sindacato proclama il ‘blocco permanente’ di Plaza Murillo

Marianna Perrone

Dicembre 22, 2025

La Centrale operaria boliviana, conosciuta come il sindacato Cob, ha annunciato l’implementazione di un “blocco” permanente attorno a Plaza Murillo, il centro politico di La Paz, come nuova strategia di pressione contro il Decreto supremo 5.503. Questa decisione è stata resa nota al termine di una mobilitazione tenutasi oggi, nonostante il governo avesse esteso un invito ufficiale al dialogo.

Mario Argollo, segretario esecutivo della Cob, ha confermato la continuazione dello sciopero generale a tempo indeterminato, come riportato dal sito di notizie boliviano Correo del Sur. Argollo ha sottolineato che qualsiasi eventuale partecipazione a un incontro con l’Esecutivo sarà oggetto di discussione in un’assemblea con le federazioni e le organizzazioni regionali, ribadendo che nessuna decisione sarà presa senza il consenso delle basi.

Contenuti del decreto contestato

Secondo la Cob, il Decreto supremo 5.503 è dannoso per i settori più vulnerabili della popolazione e rappresenta una minaccia per le risorse naturali della Bolivia. Durante la manifestazione, si sono verificate anche contestazioni da parte di cittadini che sostengono la misura governativa, mentre l’area di Plaza Murillo rimane sotto il controllo delle forze di sicurezza.

Il sindacato ha espresso preoccupazione per le conseguenze che il decreto potrebbe avere sulla vita quotidiana dei boliviani, in particolare per le comunità più svantaggiate. Argollo ha affermato che il governo deve ritirare il decreto e ascoltare le richieste dei lavoratori. La situazione attuale ha portato a un clima di tensione, con il sindacato che continua a mobilitare i propri membri e a pianificare ulteriori azioni di protesta.

Reazioni e prospettive future

Il leader sindacale ha anche criticato il presidente Rodrigo Paz, accusandolo di aver tradito le promesse fatte agli strati popolari. La Cob sta cercando di rafforzare il proprio sostegno tra i lavoratori e le comunità locali, mentre il governo si trova a dover affrontare una crescente pressione da parte della società civile.

Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere come evolverà la situazione. Con il blocco di Plaza Murillo e lo sciopero generale in corso, il sindacato potrebbe intensificare le sue azioni se il governo non risponderà alle loro richieste. La tensione tra le parti rimane alta e la possibilità di un dialogo costruttivo sembra ancora lontana.

La situazione in Bolivia continua a essere monitorata attentamente, con l’attenzione rivolta agli sviluppi futuri e alle possibili ripercussioni sulle politiche sociali ed economiche del paese.

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