L’artista di strada britannico Banksy ha ufficialmente rivendicato la paternità di un nuovo graffito apparso a Londra, precisamente nella zona di Bayswater, nelle prime ore del 2025. L’opera è identica a un murales già scoperto venerdì scorso, 2 gennaio, a Tottenham Court Road, sul muro perimetrale del Centre Point. L’attribuzione a Banksy è stata confermata da Stefano Antonelli, curatore italiano di diverse mostre dedicate al noto street artist di Bristol.
Descrizione delle opere
Le due opere presentano l’immagine in chiaroscuro di un bambino sdraiato a terra, affiancato da una figura più grande in ombra, il cui braccio e indice puntano verso gli edifici circostanti. Il messaggio trasmesso da questa incursione artistica sembra voler denunciare l’emarginazione dei senzatetto, un’ipotesi avanzata da Antonelli e sostenuta anche da Daniel Lloyd-Morgan, un altro street artist inglese, in un’intervista alla BBC. Si fa riferimento in particolare ai bambini senzatetto, il cui numero ha mostrato segni di crescita nel Regno Unito secondo varie indagini.
Richiamo alla crisi dei senza fissa dimora
Banksy aveva già cercato di attirare l’attenzione sulla crisi dei senzafissa dimora nel 2019, realizzando a Brighton un murales che ritraeva un clochard portato via dalle renne di Babbo Natale durante il periodo natalizio. Le opere gemelle create in questi giorni a Londra rappresentano un importante memento in due aree storicamente segnate dalla marginalità sociale.
Significato del murales al Centre Point
Particolarmente significativo è il murales realizzato al Centre Point, un edificio che in passato ha avuto un’importanza sociale. Questa torre di 34 piani, come sottolineato da Stefano Antonelli, fu occupata nel 1974 da attivisti che volevano sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei senzatetto. La scelta di Banksy di collocare le sue opere in tali contesti evidenzia il suo impegno sociale e il desiderio di far riflettere sulla situazione attuale dei più vulnerabili.
