L’aumento delle esportazioni dal Brasile verso la Cina ha attutito gli effetti dei dazi imposti dagli Stati Uniti, un provvedimento voluto dall’ex presidente Donald Trump nell’agosto 2025. Secondo i dati forniti dall’Indicatore del Commercio Estero (Icomex) della Fondazione Getulio Vargas, tra agosto e novembre 2025, il valore delle vendite brasiliane verso Pechino ha registrato un incremento del 28,6%. Al contrario, l’export verso gli Stati Uniti ha subito un drastico calo del 25,1%.
Il ruolo della Cina nel commercio brasiliano
La Cina rappresenta una fetta significativa del mercato per il Brasile, assorbendo circa il 30% delle esportazioni totali. Questo aumento delle vendite verso Pechino è stato principalmente alimentato dalle spedizioni di soia, un prodotto di punta dell’agricoltura brasiliana. Il rapporto mette in evidenza come le autorità di Washington abbiano sovrastimato la propria capacità di danneggiare l’economia brasiliana attraverso le tariffe doganali, che erano state introdotte come risposta a questioni politiche legate all’ex presidente Jair Bolsonaro.
Settori in difficoltà e negoziati in corso
Mentre alcuni settori come l’estrazione mineraria e quello delle bevande hanno visto un crollo significativo delle vendite verso il mercato americano, i governi di Luiz Inácio Lula da Silva e Donald Trump hanno avviato trattative per cercare di migliorare la situazione commerciale. Nonostante la parziale rimozione di alcune tariffe a settembre 2025, il 22% delle esportazioni brasiliane verso gli Stati Uniti continua a essere soggetto a dazi. Tuttavia, il bilancio complessivo delle esportazioni brasiliane rimane positivo, con un incremento del 4,3%.
L’andamento delle esportazioni mette in luce la resilienza dell’economia brasiliana, che ha saputo adattarsi a un contesto internazionale complesso, sfruttando le opportunità offerte dal mercato cinese. La capacità del Brasile di diversificare i propri partner commerciali potrebbe rivelarsi cruciale per il futuro, specialmente in un periodo caratterizzato da tensioni geopolitiche e cambiamenti nelle politiche commerciali globali.