Il colletto lavallière torna di moda, unendo austerità e stile contemporaneo

Egidio Luigi

Dicembre 20, 2025

Il colletto lavallière, noto anche come ‘pussy bow’, è tornato a dominare le passerelle della moda, affermandosi come simbolo di empowerment femminile per oltre cinquant’anni. Questo accessorio, che si presenta come un grande fiocco annodato al collo, ha fatto la sua comparsa in modo prepotente nelle collezioni autunno/inverno 2025/26, diventando rapidamente un elemento imprescindibile per le serate festive, da Natale a Capodanno. La sua versatilità lo rende adatto sia a camicie che a vestiti, trasformando ogni evento in un’occasione di stile.

Le tendenze del colletto lavallière

Diverse case di moda hanno reinterpretato il colletto lavallière, rendendolo protagonista in vari contesti. Valentino ha visto Alessandro Michele abbinare il fiocco a blazer doppiopetto in lana inglese, mentre Fendi ha proposto una versione plissè. Emporio Armani ha optato per il colletto lavallière su completi in velluto da sera e camicette colorate, perfette per l’ufficio. Da Chanel, il grande fiocco si sovrappone a giacche in tweed e camicie bianche, arricchite da una cascata di perle.

Giambattista Valli ha osato con proporzioni maxi per i suoi abiti in seta, mentre David Koma, alla sua prima collezione per Blumarine, ha presentato il colletto in modo innovativo. Antonio Marras ha scelto una camicia bianca con grande fiocco abbinata a una gonna longuette in tessuto scozzese. Alexander McQueen ha dato un tocco underground al colletto, trasformandolo in un jabot per camicie nere lucide, perfette per le serate di gala. Vivetta Ponti ha creato versioni giocose, con il colletto che si trasforma in silhouette di mani incrociate sul petto, dimostrando la versatilità di questo accessorio.

Storia e simbolismo del colletto lavallière

Il colletto lavallière deve il suo nome alla duchessa Louise de la Baume-Le Blanc de La Vallière, amante di Luigi XIV, che lo indossava con un nastro annodato. Questa moda, lanciata dalla duchessa, ha acquisito un significato profondo nel tempo. Nel XIX secolo, la camicetta con colletto lavallière divenne simbolo di una vita bohemienne, adottata da artisti e pittori. Negli anni ’50 e ’60, rappresentava l’indipendenza lavorativa delle donne, indossata spesso con tailleur.

Con il fenomeno del power dressing negli anni ’80, il colletto si trasformò nel simbolo della donna di successo. Questo accessorio è stato indossato anche da figure politiche di rilievo, come la prima ministra britannica Margaret Thatcher. Oggi, il colletto lavallière è tornato alla ribalta nei look di Kamala Harris durante la sua campagna presidenziale e viene indossato anche dalla first lady Melania Trump, oltre a molte celebrità in tutto il mondo.

Il colletto lavallière nella cultura pop

Un’icona del colletto lavallière è stata l’indimenticabile Diane Keaton, che lo alternava alle sue amate cravatte. Questo accessorio ha trovato spazio anche nel guardaroba di molte donne che desiderano esprimere la propria personalità attraverso la moda. La sua capacità di adattarsi a diverse occasioni lo rende un elemento chiave, capace di conferire eleganza e stile a chi lo indossa. La storia e l’evoluzione del colletto lavallière continuano a influenzare il mondo della moda, rendendolo un simbolo di forza e femminilità.

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