Francia: agricoltori in protesta bloccano strade e autostrade in tutto il Paese

Marianna Perrone

Dicembre 20, 2025

Proseguono le proteste degli agricoltori in Francia contro l’accordo tra l’Unione Europea e il Mercosur, un tema che sta generando tensioni crescenti nel settore agricolo. Le mobilitazioni continuano nonostante il recente incontro tra il governo francese e i sindacati agricoli, volto a trovare una soluzione alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori. Il primo ministro Sébastien Lecornu, al termine del confronto, ha annunciato un fondo di sostegno di 11 milioni di euro destinato a supportare il settore, ma questo non sembra aver placato le istanze dei manifestanti. Un nuovo incontro tra le parti è previsto intorno all’8 gennaio 2025, ma nel frattempo le azioni di protesta stanno interessando tutto il territorio nazionale.

Le azioni di protesta in corso

Nel pomeriggio di sabato, sono state registrate almeno 59 iniziative di protesta che hanno coinvolto un totale di 1.675 agricoltori, come riportato dall’emittente BFMTV. Queste manifestazioni hanno portato a blocchi stradali e interruzioni del traffico su strade e autostrade in diverse regioni del Paese. La giornata precedente ha visto circa 80 interruzioni della viabilità, con un focus particolare sulle aree del sud-ovest della Francia, dove le tensioni sono particolarmente forti. Gli agricoltori esprimono la loro frustrazione per l’accordo che, a loro avviso, potrebbe compromettere la loro competitività e il futuro del settore agricolo nazionale.

Le richieste degli agricoltori

Le richieste degli agricoltori si concentrano principalmente sulla necessità di proteggere i prodotti locali e garantire condizioni di mercato eque. L’accordo con il Mercosur, che prevede l’importazione di prodotti agricoli da paesi come il Brasile e l’Argentina, è visto come una minaccia per il settore agricolo francese, che già affronta sfide significative a causa della concorrenza globale. Gli agricoltori chiedono misure concrete per tutelare le loro produzioni e sostenere i redditi, oltre a un maggiore dialogo con il governo per affrontare le problematiche legate all’accordo.

Le manifestazioni, che si stanno diffondendo anche in altre città, rappresentano un chiaro segnale della crescente insoddisfazione tra gli agricoltori, che si sentono trascurati e non adeguatamente rappresentati nelle decisioni che riguardano il loro lavoro e la loro vita. La situazione rimane quindi tesa, con gli agricoltori pronti a continuare le mobilitazioni finché non verranno ascoltate le loro richieste.

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