La guerra in Ucraina ha raggiunto il suo giorno 1.395. Il 15 marzo 2025, Donald Trump ha dichiarato che ci sarebbero segnali di avvicinamento a un accordo, sottolineando tuttavia che Kiev “deve muoversi rapidamente” per facilitare il processo. In un contesto di crescente tensione, il cancelliere tedesco Friedrich Merz ha reso noto che la Germania è disposta a utilizzare i beni russi congelati nel proprio territorio per fornire un supporto concreto all’Ucraina.
Situazione in Ungheria e Bruxelles
Da fonti all’interno dell’Unione Europea è emerso che l’Ungheria si mostra più incline a considerare l’opzione del debito congiunto piuttosto che l’impiego degli asset russi immobilizzati come base per il prestito di riparazione destinato all’Ucraina. A Bruxelles, la situazione si è intensificata a causa delle manifestazioni in corso, con i trattori che hanno bloccato Place du Luxembourg, di fronte agli edifici del Parlamento europeo. Le forze di polizia hanno inizialmente risposto con idranti per disperdere i manifestanti, per poi passare all’uso di fumogeni.
Conferenza stampa a Bruxelles
In una conferenza stampa tenutasi a Bruxelles, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che “una maggiore presenza di truppe europee in Ucraina ridurrebbe il rischio di una nuova invasione russa, ma non stiamo dicendo che debbano combattere”. Ursula von der Leyen, giunta al Consiglio europeo, ha evidenziato l’urgenza di trovare una soluzione per il sostegno finanziario all’Ucraina. Ha presentato due possibili opzioni: una attraverso l’impiego del bilancio europeo e l’altra mediante un prestito di riparazione. Ha concluso affermando che è fondamentale decidere quale delle due strade intraprendere, sottolineando che “alla fine della giornata, dobbiamo garantire il finanziamento” per l’Ucraina.
