Trump riorienta l’attenzione spaziale verso la Luna, abbandonando Marte

Marianna Perrone

Dicembre 19, 2025

Donald Trump ha annunciato la sua intenzione di riportare gli astronauti americani sulla Luna il prima possibile, dando priorità a questa missione rispetto alle future esplorazioni di Marte. In un ordine esecutivo datato 2025, il presidente ha affermato che il ritorno degli astronauti sul satellite terrestre è previsto entro il 2028, nell’ambito del programma Artemis della NASA, avviato durante il suo primo mandato alla Casa Bianca. Questo allunaggio, stando alle parole di Trump, rappresenterebbe un momento cruciale per riaffermare la leadership degli Stati Uniti nello spazio, gettando le basi per uno sviluppo economico lunare e preparando il terreno per le future missioni verso Marte. Inoltre, l’ordine esecutivo sottolinea l’importanza di ispirare la nuova generazione di esploratori americani.

Ambizioni della nasa

L’ordine evidenzia anche l’ambizione della NASA di realizzare “i primi elementi di un avamposto lunare permanente entro il 2030″, insieme ai piani per l’installazione di reattori nucleari sia sulla Luna che in orbita. Attualmente, il ritorno degli astronauti americani sulla superficie lunare è programmato per la metà del 2027, con la missione Artemis 3, ma le tempistiche sono state soggette a continui slittamenti. Gli esperti del settore spaziale avvertono che potrebbero esserci ulteriori ritardi, poiché il modulo di atterraggio lunare, sviluppato dalla SpaceX di Elon Musk, non è ancora pronto per il lancio.

Pressione sull’industria spaziale

L’ordine esecutivo firmato da Trump esercita una pressione significativa sulla NASA e sull’industria spaziale privata, affinché rispettino le scadenze fissate dall’amministrazione. Le sfide tecniche e logistiche rimangono elevate, ma la determinazione di riportare gli americani sulla Luna è chiara e rappresenta un passo fondamentale per il futuro dell’esplorazione spaziale americana.

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