Tennis: scomparso Lazzarino, Pietrangeli lo ricordava come ‘il mostro’

Egidio Luigi

Dicembre 19, 2025

Alberto Lazzarino, figura storica del tennis italiano, è scomparso all’età di 97 anni. Soprannominato affettuosamente il “mostro” dal suo amico Nicola Pietrangeli, Lazzarino ha lasciato un segno indelebile nel panorama tennistico, non solo come giocatore, ma anche come maestro. Originario della Toscana e romano di adozione, ha iniziato la sua carriera in modo curioso, dipingendo le righe bianche sui campi prima di dedicarsi completamente al tennis. Tra i suoi allievi spicca un giovane Adriano Panatta, che ha avuto modo di formarsi al circolo Parioli di Roma.

Il percorso nel tennis

Nel corso della sua vita, Alberto Lazzarino ha calcato numerosi circuiti internazionali, guadagnandosi la reputazione di un giocatore talentuoso e innovativo. Il suo stile di gioco, caratterizzato da colpi spettacolari e un approccio visionario, lo ha reso un personaggio amato e rispettato. La sua idea di circolo, sviluppata insieme alle sorelle Silvana, Anna Maria e Maria Teresa, ha contribuito a creare un ambiente stimolante per i giovani tennisti e ha segnato l’evoluzione del tennis a Roma.

Un colpo distintivo di Lazzarino era la sua celebre palla corta, soprannominata “cadorna”. Questo colpo, che sembrava cadere nel campo avversario per poi tornare indietro grazie a un effetto di taglio, ha sorpreso e impressionato molti avversari nel corso della sua carriera. La sua abilità nel gioco e la sua creatività sul campo hanno fatto di lui un’icona del tennis, capace di ispirare generazioni di atleti.

Il ricordo e l’eredità

Alberto Lazzarino lascia nel dolore la moglie Franca e la figlia Silvana, che hanno condiviso con lui una vita dedicata allo sport e alla famiglia. La comunità tennistica italiana piange la perdita di un grande maestro e un uomo che ha dedicato la sua esistenza al tennis. Per onorare la sua memoria, è stata organizzata una messa in ricordo, che si terrà sabato 20 dicembre 2025, alle ore 10.30, presso la Cattedrale Sacri Cuori di Gesù e Maria a La Storta.

La sua eredità nel tennis non si limita ai successi personali, ma si estende anche all’influenza che ha avuto sui giocatori più giovani, come Adriano Panatta, che ha avuto l’opportunità di apprendere dai suoi insegnamenti. Lazzarino rimarrà per sempre un simbolo di passione e dedizione, un esempio di come il tennis possa unire le persone e creare legami duraturi.

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