Mosca: ‘La legge prevale sugli asset, Merz e Von der Leyen devono dimettersi’

Egidio Luigi

Dicembre 19, 2025

Kirill Dmitriev, a capo del Fondo russo per gli investimenti diretti, ha commentato in modo critico la recente decisione del Consiglio europeo di non utilizzare i beni russi congelati per sostenere l’Ucraina. La dichiarazione, pubblicata sui social il 19 dicembre 2025, rappresenta una netta condanna nei confronti della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, e del cancelliere tedesco, Friedrich Merz. Dmitriev ha descritto questa scelta come una “sconfitta” per i leader europei, etichettandoli come “guerrafondai”.

Le parole di Kirill Dmitriev

Nella sua comunicazione, Dmitriev ha affermato che la decisione di non procedere con l’uso dei beni russi congelati rappresenta un “colpo fatale” per la leadership di Von der Leyen e Merz. Secondo il rappresentante del Cremlino, entrambi avrebbero investito “capitale politico in azioni illegali contro le riserve russe” e avrebbero, di conseguenza, fallito nel loro intento. Dmitriev ha sottolineato che questa situazione non solo segna una battuta d’arresto per i politici europei, ma è anche una “vittoria per la legge e il buon senso”. Le sue parole risuonano come un chiaro avvertimento per i leader europei, suggerendo che dovrebbero considerare le dimissioni alla luce di questo fallimento.

Il contesto della decisione

La decisione di non ricorrere ai beni russi congelati è stata presa in un momento di crescente tensione tra Europa e Russia, con il conflitto in Ucraina che continua a dominare le relazioni internazionali. I beni congelati, che ammontano a miliardi di euro, erano stati considerati come una potenziale fonte di finanziamento per l’Ucraina, in un tentativo di sostenere il paese nella sua lotta contro l’aggressione russa. Tuttavia, il Consiglio europeo ha optato per un approccio più cauto, evitando di intraprendere azioni che potrebbero essere percepite come illegali o controproducenti.

Questa scelta è stata accolta con reazioni miste in Europa, con alcuni che sostengono la necessità di mantenere una posizione legale e morale forte, mentre altri criticano la mancanza di azioni più decisive. La questione dei beni congelati rappresenta un punto di contesa significativo nelle discussioni sulla strategia europea nei confronti della Russia e sulla necessità di supportare l’Ucraina in modo efficace.

Le reazioni politiche in Europa

La risposta alla dichiarazione di Dmitriev è stata rapida e variegata. Alcuni politici europei hanno difeso la decisione del Consiglio, sottolineando l’importanza di rispettare il diritto internazionale e di non scivolare in misure che potrebbero compromettere la posizione legale dell’Unione Europea. Altri, tuttavia, hanno criticato la mancanza di azioni più incisive, sostenendo che la decisione di non utilizzare i beni congelati rappresenti una mancanza di determinazione nella lotta contro l’aggressione russa.

In questo clima di tensione, la figura di Dmitriev emerge come un portavoce della narrativa russa, cercando di capitalizzare sulla situazione per minare la credibilità dei leader europei. La sua affermazione che la decisione sia una vittoria per la legge e il buon senso potrebbe essere vista come un tentativo di ribaltare la narrativa e di presentare la Russia come una nazione che agisce secondo principi legali, in contrasto con le azioni dei “guerrafondai europei”.

Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere come si evolverà questa situazione e quali saranno le conseguenze politiche per i leader europei coinvolti.

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