Donald Trump, il 15 gennaio 2025, ha preso la parola dalla Diplomatic Room della Casa Bianca per difendere le sue politiche economiche e criticare il suo predecessore. “Ho ereditato un disastro“, ha affermato, sottolineando il caos che ha trovato al suo ingresso nella residenza presidenziale per il secondo mandato.
Il discorso del presidente
Il presidente ha parlato per meno di venti minuti, evitando di approfondire questioni di politica estera, con solo un breve accenno alla situation a Gaza. “Ho risolto otto guerre. Ho portato la pace in Medio Oriente per la prima volta in anni”, ha dichiarato, omettendo di menzionare conflitti come quello in Ucraina o la crisi in Venezuela. Il suo intervento si è concentrato principalmente sull’attacco ai democratici, affermando che la situazione attuale è “colpa loro”. Ha anche elencato i suoi “successi“, dal “confine più sicuro della storia” al “calo rapido dei prezzi“, fino ai “salari che crescono più dell’inflazione“. Tutto ciò, ha evidenziato, è stato realizzato in soli undici mesi. “Sto sistemando le cose, avremo un boom economico mai visto prima”, ha assicurato, cercando di rassicurare gli americani di fronte a un costo della vita in aumento e a un mercato del lavoro che mostra segnali di debolezza. Infatti, il tasso di disoccupazione è salito al 4,6% a novembre, il livello più alto dal 2021, mentre l’inflazione rimane sopra il target del 2% stabilito dalla Federal Reserve. Trump ha anche ribadito che un nuovo presidente della banca centrale, che sostiene tassi di interesse bassi, sarà nominato a breve.
Annuncio del dividendo per i militari
“Mi batto per gli americani e abbiamo già raggiunto grandi risultati“, ha affermato, mostrando segni di rabbia e frustrazione. Durante il suo discorso, ha annunciato un ‘warrior dividend‘, un dividendo del guerriero, pari a 1.776 dollari per i militari. “Gli assegni sono già stati spediti e arriveranno per Natale“, ha dichiarato, invitando gli americani a pazientare, poiché i risultati delle sue politiche saranno più chiari nel prossimo anno, in particolare per quanto riguarda le tasse. Ha anche affermato che alcuni risultati sono già “evidenti”: grazie ai dazi, che definisce “la mia parola preferita”, sono arrivati negli Stati Uniti già “18.000 miliardi” di investimenti, e ha sottolineato che questo è solo l’inizio. “Un anno fa eravamo un paese morto. Ora, facciamo invidia al mondo“, ha concluso Trump.