Scoperta di due stabilimenti illegali di sigarette nel Lazio

Marianna Perrone

Dicembre 18, 2025

I finanzieri del Comando Provinciale di Palermo, in collaborazione con le forze dell’ordine di Roma e Frosinone, hanno smantellato una rete di contrabbando di tabacco e produzione illegale di sigarette. Le operazioni hanno avuto luogo il 15 gennaio 2025, portando alla scoperta di due stabilimenti situati a Pomezia, nel comune di Roma, e a Ferentino, in provincia di Frosinone.

Scoperta di stabilimenti illegali

L’organizzazione criminale aveva allestito due linee di produzione su larga scala, complete di attrezzature e macchinari all’avanguardia. Un magazzino era destinato allo stoccaggio delle sigarette prodotte. Il valore degli impianti è stato stimato in oltre 2 milioni di euro, con una capacità produttiva di circa 4 milioni di sigarette al giorno. Durante il blitz, gli agenti hanno sequestrato 27 tonnellate di sigarette, 19 tonnellate di tabacco e 134 bancali di precursori, tra cui materiali per il confezionamento con i loghi di famose marche come Marlboro, Rothmans, Camel e Winston. Inoltre, sono stati confiscati quattro autoarticolati utilizzati per le operazioni di trasporto.

Dettagli dell’inchiesta e arresti

L’inchiesta è stata coordinata dalla Procura Europea, che ha supervisionato le operazioni di monitoraggio e raccolta di prove. Settimane di indagini hanno portato alla denuncia di sette cittadini bulgari e ucraini, accusati di detenzione di tabacchi lavorati di contrabbando e contraffazione di marchi. Per tutelare la merce destinata ai loro stabilimenti, i membri dell’organizzazione utilizzavano dispositivi jammer e rilevatori di frequenze, in grado di bloccare le comunicazioni radio e di individuare eventuali sistemi di localizzazione satellitare impiegati dalle forze dell’ordine.

Impatto economico del contrabbando

Secondo le stime fornite dagli investigatori, le sigarette sequestrate avrebbero causato un danno economico di 7,4 milioni di euro per le casse dello Stato e dell’Unione Europea, considerando le accise e l’IVA evasa. Il profitto giornaliero dell’organizzazione è stato calcolato in circa 700 mila euro, il che si traduce in oltre 240 milioni di euro all’anno, generando un danno complessivo di circa 160 milioni di euro alle finanze pubbliche.

Le operazioni di polizia hanno dimostrato l’efficacia delle tecniche di monitoraggio, che hanno incluso l’uso di droni e sistemi di videosorveglianza, culminando in un’azione decisiva per fermare questa vasta rete di contrabbando.

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