Nuovi tentativi di negoziazione si svolgeranno nel fine settimana, ma le prospettive si presentano complicate. Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha lanciato un attacco frontale ai leader europei, definendoli “porcellini isterici” e “approfittatori” che seguono la linea tracciata dal presidente statunitense Joe Biden. Le dichiarazioni di Putin giungono in un momento critico, in cui il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha avvertito che Mosca è pronta a un ulteriore anno di conflitto. Secondo le informazioni fornite da Kiev, oltre 710 mila soldati russi sono stati mobilitati per una nuova offensiva, un chiaro segnale delle intenzioni di Mosca.
Complicazioni nelle negoziazioni
L’ottimismo che era emerso negli Stati Uniti nelle ultime settimane ha subito un brusco contraccolpo a seguito delle parole del leader russo. La situazione si complica ulteriormente, con le tensioni che continuano a crescere e le prospettive di pace che sembrano allontanarsi sempre di più. Gli occhi del mondo sono puntati su questi colloqui, che si preannunciano come un banco di prova per la diplomazia internazionale, in un contesto di crescente incertezza e conflitto.