Lo Scudo di Garibaldi, opera di Antonio Ximenes, è nuovamente visibile al pubblico presso Palazzo Venezia a Roma, grazie a un significativo intervento di restauro. Questa iniziativa segna la conclusione del ciclo “Reintegrazioni. Dai depositi al percorso di visita”, curato da Edith Gabrielli, direttrice del Vive. L’evento rappresenta un’opportunità preziosa per riscoprire opere di grande valore storico e artistico, recentemente catalogate e pubblicate online, che erano conservate nei depositi dell’Istituto.
Il ciclo di reintegrazione delle opere
L’iniziativa ha come obiettivo principale la reintegrazione di opere storiche nel percorso museale accessibile al pubblico. Queste opere, fino ad ora custodite nei depositi, sono state rivalutate grazie a un progetto di catalogazione sistematica delle collezioni del Vive, ideato da Edith Gabrielli e realizzato con la collaborazione di Alessandro Tomei, Barbara Agosti e Valerio Terraroli. Il risultato di questo lavoro è un catalogo online disponibile sul sito ufficiale dell’Istituto, che permette di esplorare il patrimonio artistico conservato.
Dettagli sull’esposizione dello Scudo di Garibaldi
Lo Scudo di Garibaldi sarà esposto nella Sala Altoviti dal 18 dicembre 2025 fino al 12 aprile 2026. Questo scudo, realizzato in bronzo cesellato e parzialmente dorato e argentato, è stato commissionato dal popolo siciliano per onorare Giuseppe Garibaldi e la sua eroica impresa dei Mille. L’opera si ispira al clipeo classico, il grande scudo metallico utilizzato dai soldati dell’antica Grecia e Roma. Al centro dello scudo si trova la testa dorata dell’Eroe dei Due Mondi, mentre ai lati sono incisi i nomi delle città siciliane conquistate e, sul bordo, i nomi dei garibaldini che parteciparono alla spedizione.
Il recupero e il restauro dell’opera
Lo Scudo di Garibaldi ha una storia complessa: trafugato nei primi anni 2000, è stato recuperato nel 2019 grazie all’intervento del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (Tpc). Dopo il recupero, l’opera è stata restituita al Museo Centrale del Risorgimento, dove ha ritrovato una nuova vita grazie a un attento intervento di restauro realizzato dal Consorzio Artificia. Edith Gabrielli ha dichiarato che “il cosiddetto Scudo di Garibaldi di Antonio Ximenes rappresenta un vero capolavoro di arte celebrativa di fine Ottocento, realizzata per commemorare Giuseppe Garibaldi“.
L’esposizione di questa opera non solo celebra la figura di Garibaldi, ma offre anche un’importante opportunità per riflettere sulla storia e sull’arte del periodo risorgimentale italiano.
