Il rapporto tra Gianni Versace e la cultura calabrese in mostra a Reggio

Egidio Luigi

Dicembre 18, 2025

Un tributo alla potenza simbolica e all’immaginario classico che hanno caratterizzato l’opera di Gianni Versace si concretizza nella mostra “Gianni Versace. Terra Mater. Magna Graecia Roots Tribute“. Questo evento, organizzato dal Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, diretto da Fabrizio Sudano, è stato inaugurato il 18 dicembre 2025 e sarà aperto al pubblico dal 19 dicembre 2025 fino al 19 aprile 2026. L’iniziativa celebra gli 80 anni dalla nascita dello stilista, ma non è associata a Gianni Versace Srl o alla famiglia Versace.

Un percorso tra moda, arte e archeologia

L’esposizione si propone di intrecciare il mondo della moda con quello dell’arte e dell’archeologia, creando un dialogo tra il linguaggio creativo di Versace e le radici della Magna Grecia. Curata da Sabina Albano e Fabrizio Sudano, la mostra si sviluppa nel piano mostre del museo e si articola in diverse sezioni tematiche, tra cui “Città Madre“, “Visioni del Sud” e “Codice Versace“. Un’area particolare è dedicata alla ricostruzione dello studio di Gianni Versace e a un nucleo che presenta bozzetti per costumi e balletto, omaggiando le collaborazioni con artisti come Maurice Béjart, John Cox e Roland Petit.

Attraverso una selezione di oltre 400 pezzi, tra cui abiti, accessori e complementi d’arredo della Home Collection, la mostra ricostruisce l’estetica di Versace, evidenziando la sua continua ispirazione al mondo greco-romano. Motivi come il Meandro e la figura della Medusa, icona della Maison e simbolo di bellezza apotropaica, sono messi in risalto, creando un collegamento profondo tra il passato e il presente.

Un dialogo tra mitologia e modernità

L’allestimento della mostra non si limita a presentare i capi e gli accessori di Versace, ma crea anche un dialogo con reperti archeologici provenienti dalla Magna Grecia e dalla Calabria, che spaziano dall’epoca protostorica a quella bizantina. Questa interazione rappresenta una continuità tra mito e modernità, tra classicità e linguaggio contemporaneo. I reperti archeologici, come ornamenti in bronzo e argento, ceramiche figurate, affreschi e sculture, offrono uno spaccato significativo del linguaggio culturale del mondo antico, evidenziando le tipologie di oggetti e iconografie che hanno influenzato le creazioni di Versace.

Tra i reperti di maggior rilevanza, spicca una lastra in stucco proveniente dalla chiesa di Santa Maria Theotokos di Terreti, risalente all’XI secolo d.C., che torna visibile dopo oltre 15 anni. I frammenti di affresco con figure di pesci provenienti dalle Terme Romane di Reggio Calabria, databili al I-II secolo d.C., sono stati restaurati e sono nuovamente esposti al pubblico. A completare l’allestimento, una statuetta femminile in terracotta, con lunga veste e mantello, proviene da Rosarno.

Collaborazioni e patrocinio

L’esposizione è arricchita da reperti provenienti dal Museo Archeologico Nazionale della Siritide di Policoro, in provincia di Matera. Tra questi si trovano un’antefissa con volto di Medusa e una Pelike, vaso per contenere liquidi, entrambi del IV secolo a.C. Questi oggetti sono esposti a Reggio Calabria grazie a una sinergia tra diversi istituti culturali.

La mostra ha ricevuto il patrocinio della Regione Calabria, della Città Metropolitana di Reggio Calabria e della Calabria Film Commission, sottolineando l’importanza dell’evento non solo per il mondo della moda, ma anche per la promozione della cultura e della storia locale.

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