Honda ha annunciato una sospensione temporanea della produzione in Giappone e Cina, che avrà luogo tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio 2025. Questa decisione è stata presa a causa della continua carenza di semiconduttori, un problema che sta influenzando profondamente i piani industriali della nota casa automobilistica giapponese. La sospensione riguarderà tre stabilimenti in Cina, gestiti in collaborazione con un produttore locale, che fermeranno le attività per cinque giorni a partire dal 29 dicembre.
Dettagli sulla produzione in giappone
In Giappone, alcune fabbriche rimarranno inattive il 5 e 6 gennaio, con ripresa della produzione prevista per il 7 gennaio. Tuttavia, anche dopo la riapertura, la capacità produttiva sarà ridotta per tre giorni consecutivi. Questi eventi si inseriscono in una serie di interruzioni già verificatesi nei mesi precedenti, in particolare ad ottobre e novembre, quando Honda aveva dovuto fermare temporaneamente le attività in Messico a causa di significative difficoltà nelle forniture di chip.
Cause delle difficoltà di approvvigionamento
Le difficoltà di approvvigionamento sembrano essere collegate a una disputa geopolitica tra l’Olanda e la Cina, riguardante il controllo di una fonderia essenziale. Questo conflitto ha avuto ripercussioni anche sugli stabilimenti statunitensi e canadesi. La crisi ha avuto origine alla fine di settembre 2023, quando il governo olandese, su richiesta degli Stati Uniti, ha deciso di intervenire su Nexperia, una società controllata dal gigante elettronico cinese Wingtech Technology, citando problemi di governance aziendale.
Impatto finanziario per Honda
L’impatto finanziario per Honda sta diventando sempre più significativo. Nel suo rapporto di novembre per l’esercizio fiscale che si concluderà a marzo 2026, l’azienda ha previsto una perdita operativa di 150 miliardi di yen, equivalenti a circa 820 milioni di euro, direttamente correlata ai tagli produttivi dovuti alla scarsità di semiconduttori. Honda ha anche avvertito che questa situazione potrebbe ulteriormente deteriorarsi se le condizioni di approvvigionamento non dovessero migliorare.
