Assange critica il Nobel: “Il premio per la Pace strumentalizzato per la guerra”

Marianna Perrone

Dicembre 18, 2025

Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks, ha avviato un’azione legale contro la Fondazione Nobel, accusandola di aver trasformato il Premio Nobel per la Pace in un “strumento di guerra”. Questa denuncia, presentata nel mese di aprile 2025, colpisce in particolare MarĂ­a Corina Machado, la leader dell’opposizione venezuelana e vincitrice del premio di quest’anno, ritenuta da Assange responsabile dell’incitamento all’escalation militare degli Stati Uniti nei confronti del Venezuela.

Denuncia di appropriazione indebita

Nella sua denuncia, Assange ha dichiarato, attraverso i principali media venezuelani, che la Fondazione Nobel avrebbe compiuto una “grave appropriazione indebita di fondi”, contribuendo così a crimini di guerra, crimini contro l’umanitĂ  e aggressione. L’attivista ha chiesto alle autoritĂ  svedesi di congelare l’importo di undici milioni di corone, assegnato con il premio, sottolineando che il sostegno di Machado al massiccio dispiegamento militare statunitense nei Caraibi contraddice in modo “categorico” i criteri stabiliti nel testamento di Alfred Nobel.

Conseguenze dirette delle affermazioni

Assange ha ulteriormente accusato la Fondazione di essere a conoscenza del sostegno dell’opposizione venezuelana alle operazioni militari degli Stati Uniti, affermando che l’assegnazione del premio avrebbe avuto conseguenze dirette su “esecuzioni extragiudiziali” e attacchi contro civili lungo le coste caraibiche del Venezuela. Le sue affermazioni pongono interrogativi significativi sulla legittimitĂ  del riconoscimento conferito a Machado.

Controversie sulle risorse petrolifere

Nella sua denuncia, Assange contesta anche le dichiarazioni di Machado riguardo alla possibilitĂ  di concedere le risorse petrolifere del Venezuela agli Stati Uniti in caso di caduta del presidente NicolĂ¡s Maduro. “Il fondo per la Pace di Alfred Nobel non puĂ² essere utilizzato per promuovere la guerra”, ha affermato, citando infine le posizioni della leader venezuelana a favore del premier israeliano Benjamin Netanyahu, che Assange considera incompatibili con lo spirito del premio.

Dibattito sulla validitĂ  delle accuse

Questa controversia ha sollevato un acceso dibattito, non solo sulla validitĂ  delle accuse mosse da Assange, ma anche sull’impatto che tali riconoscimenti possono avere in contesti geopolitici complessi come quello del Venezuela. La questione solleva interrogativi sulla responsabilitĂ  delle istituzioni nel garantire che i premi conferiti non siano strumentalizzati per fini bellici.

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