Argentina: il governo di Javier Milei accusa i controllori di volo in sciopero

Marianna Perrone

Dicembre 18, 2025

Il governo argentino, guidato da Javier Milei, ha intrapreso azioni legali nei confronti del sindacato dei controllori di volo, in seguito a una serie di scioperi che hanno causato notevoli disagi ai viaggiatori. Questo sviluppo è emerso il 18 dicembre 2025, quando il quotidiano La Nacion ha rivelato che la denuncia penale è stata presentata per presunti reati ai sensi del Codice Aeronautico.

Le accuse contro il sindacato

Nella denuncia, il governo argentino ha evidenziato che durante le manifestazioni di protesta, i controllori di volo hanno esposto striscioni sulle torri di controllo degli aeroporti di Ezeiza e Jorge Newbery. Queste azioni sono considerate una minaccia per la sicurezza delle operazioni aeree e hanno sollevato preoccupazioni sul traffico aereo nei due principali scali del Paese. La situazione è stata ulteriormente aggravata dall’improvviso sciopero che ha colpito gli aeroporti, creando una serie di disagi per i passeggeri.

Il numero dei viaggiatori interessati dai disservizi è impressionante: oltre 20.000 passeggeri hanno subito ritardi o cancellazioni nei voli. La compagnia di bandiera, Aerolineas Argentinas, ha comunicato che ben 67 voli hanno subito ritardi e 25 sono stati riprogrammati, coinvolgendo almeno 11.000 passeggeri. Questi eventi hanno messo in evidenza la tensione crescente tra il governo e i sindacati dei lavoratori, che chiedono una revisione delle condizioni lavorative e salariali.

Le richieste dei sindacati

I sindacati dei controllori di volo hanno avanzato richieste specifiche, tra cui la riassunzione di personale licenziato nei mesi precedenti e un adeguamento salariale in linea con l’inflazione attuale. Le loro richieste nascono da una crescente insoddisfazione per le condizioni di lavoro e la necessità di garantire una vita dignitosa ai lavoratori del settore. In risposta alla denuncia del governo, i sindacati hanno annunciato che le proteste continueranno, con manifestazioni programmate per il 3 e il 29 dicembre, in concomitanza con le festività di Natale e Capodanno.

Questa situazione ha sollevato interrogativi sulla stabilità del settore aereo in Argentina e sulla capacità del governo di gestire le tensioni sociali in un momento di crisi economica. Il governo di Javier Milei si trova ora a dover affrontare non solo le sfide legate alla sicurezza e all’efficienza del trasporto aereo, ma anche le crescenti pressioni da parte dei lavoratori e dei loro rappresentanti sindacali.

La situazione rimane in evoluzione, e gli sviluppi futuri potrebbero avere ripercussioni significative sia per il governo che per i passeggeri che si affidano ai servizi aerei nel Paese.

×