Strage di Sydney: formalizzati 59 capi d’accusa per il presunto assassino 24enne

Egidio Luigi

Dicembre 17, 2025

I primi funerali delle vittime dell’attentato avvenuto a Bondi Beach si sono tenuti a Sydney, in Australia, il 5 gennaio 2025. In questa occasione, la comunità locale ha reso omaggio a coloro che hanno perso la vita, con particolare commozione per il rabbino Eli Schlanger, una delle 15 vittime dell’attacco. La cerimonia ha visto la partecipazione di una folta assemblea, tra cui esponenti politici e autorità locali, a testimonianza della gravità del tragico evento.

La cerimonia e il saluto finale

La bara di Schlanger, avvolta in un elegante velluto nero, è stata portata all’interno della sinagoga, dove amici, familiari e membri della comunità si sono riuniti per dare l’ultimo saluto. Il rabbino Schlanger, 41 anni, era un padre di cinque figli e organizzatore dell’evento “Chanukkah by the Sea“, in occasione del quale si è verificato l’attentato. Durante la cerimonia, il rabbino Yehoram Ulman, suocero della vittima, ha espresso il profondo dolore della comunità, paragonando la tragedia al 7 ottobre, una data che ha segnato in modo indelebile la storia della nazione. “La nostra comunità ha sofferto. Tanti legami con questo posto, tanto dolore, tanta tragedia”, ha dichiarato Ulman, evidenziando anche la situazione di coloro che sono ancora in ospedale, in fase di recupero.

La risposta della comunità ebraica

Numerosi rabbini hanno partecipato alla cerimonia, leggendo preghiere in ebraico e in inglese, creando un momento di riflessione e unità per tutti i presenti. La comunità ebraica di Sydney si è stretta attorno alle famiglie colpite, mostrando solidarietà in un momento di grande tristezza e smarrimento. L’attentato ha lasciato un segno profondo non solo tra le vittime e i loro cari, ma anche tra tutti coloro che hanno assistito impotenti a un evento così devastante.

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