Nicaragua: il regime di Ortega impone divieti su Bibbie e stampa

Egidio Luigi

Dicembre 17, 2025

La compagnia internazionale Tica Bus, nota per i suoi servizi di trasporto tra San José, in Costa Rica, e Managua, ha recentemente comunicato una nuova misura che ha destato preoccupazione. A partire dal mese di marzo 2025, l’azienda ha affisso avvisi informativi nelle sue stazioni, evidenziando l’introduzione di un divieto su determinati articoli. Tra gli oggetti vietati ci sono telecamere, droni e altri materiali considerati “sensibili” dalle autorità competenti.

Critiche al provvedimento di Tica Bus

Il provvedimento, che sembra derivare da ordini impartiti direttamente dal governo, ha sollevato un’ondata di critiche da parte di organizzazioni religiose e osservatori dei diritti umani. Questi gruppi esprimono timori riguardo a un ulteriore inasprimento del controllo statale, che potrebbe limitare le libertà civili e i diritti fondamentali dei cittadini. La decisione di Tica Bus di adeguarsi a tali restrizioni è vista come un passo indietro nella lotta per la libertà di espressione e di movimento.

Giustificazioni delle autorità governative

Le autorità governative, d’altra parte, giustificano tali misure come necessarie per garantire la sicurezza pubblica e prevenire possibili abusi. Tuttavia, le critiche si intensificano, con molti che chiedono maggiore trasparenza e rispetto per i diritti umani, sottolineando che tali divieti potrebbero avere un impatto negativo sulla libertà di informazione e sulla capacità di monitorare le attività governative.

Manifestazioni e appelli per i diritti umani

Con l’avvicinarsi della data di attuazione del divieto, la situazione continua a evolversi, con diverse manifestazioni e appelli da parte di attivisti per i diritti umani che chiedono la revisione di queste politiche restrittive. La questione rimane aperta e suscita un acceso dibattito tra sostenitori della sicurezza e difensori delle libertà civili.

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