Sequestro a Roma: oltre 4000 giocattoli e abbigliamento falsificato rinvenuti

Marianna Perrone

Dicembre 16, 2025

I militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Roma hanno avviato un’operazione di controllo per combattere la contraffazione e la vendita di prodotti non conformi agli standard di sicurezza. Il 5 gennaio 2025, le verifiche si sono concentrate su vari esercizi commerciali situati nei quartieri del litorale e del quadrante sud-ovest della Capitale. Durante le ispezioni, sono stati sequestrati oltre 4.000 articoli illecitamente riprodotti, ritenuti potenzialmente dannosi per la salute dei consumatori.

Controlli nei punti vendita

Nel corso delle operazioni condotte dal 6° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma, i finanzieri hanno esaminato cinque punti vendita. All’interno di questi negozi, sono stati rinvenuti capi di abbigliamento e accessori con marchi noti, oltre a riproduzioni di giocattoli ispirati a personaggi di grande successo. Tali prodotti non rispettano i requisiti di sicurezza stabiliti dalla normativa europea e nazionale. La scoperta ha portato all’immediato sequestro di questi articoli, che non solo violano i diritti di proprietà intellettuale, ma pongono anche seri rischi per i consumatori.

Le conseguenze legali per i titolari

I titolari degli esercizi commerciali ispezionati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per le violazioni riscontrate. Le denunce si basano sulle ipotesi di reato emerse durante le verifiche, in conformità con le garanzie previste dall’ordinamento vigente. Questo intervento della Guardia di Finanza sottolinea l’importanza della lotta contro la contraffazione e la tutela della salute pubblica, evidenziando come le autorità siano vigili nel monitorare e prevenire tali pratiche illecite.

L’operazione si inserisce in un contesto più ampio di controlli e verifiche che le forze dell’ordine stanno portando avanti per garantire la sicurezza dei prodotti commercializzati e tutelare i diritti dei consumatori, affrontando un fenomeno che, purtroppo, continua a rappresentare una minaccia per il mercato legale e per la salute pubblica.

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