Mosca ribadisce il rifiuto di accettare truppe NATO in Ucraina e nessuna concessione territoriale

Marianna Perrone

Dicembre 16, 2025

Il viceministro degli Esteri russo, Sergej Ryabkov, ha rilasciato dichiarazioni significative riguardo alla presenza di truppe NATO in Ucraina, affermando che Mosca non accetterà alcuna forma di militarizzazione del territorio ucraino. Le sue parole, pronunciate durante un’intervista con Abc News, hanno evidenziato la fermezza della Russia nel mantenere la propria posizione in merito a questo delicato tema. Ryabkov ha specificato che la Russia non tollererà la presenza di soldati dell’Alleanza Atlantica, anche se questi fossero impiegati come parte di una garanzia di sicurezza o come membri di una Coalizione di Volenterosi.

La posizione della Russia sulle regioni contese

In aggiunta alle sue dichiarazioni riguardanti le truppe NATO, Ryabkov ha ribadito che la Russia non intende fare concessioni su territori strategici come Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia, Kherson e Crimea. Queste aree, che sono state oggetto di conflitto e tensioni geopolitiche, rappresentano per Mosca questioni di sovranità e sicurezza nazionale. Il viceministro ha affermato con fermezza che “non possiamo assolutamente scendere a compromessi su di esse”, sottolineando l’importanza di mantenere il controllo su queste regioni.

Nonostante la rigidità della posizione russa, Ryabkov ha manifestato un certo ottimismo riguardo alla possibilità di una soluzione diplomatica. Ha dichiarato che le parti coinvolte sono “sul punto” di raggiungere un accordo, suggerendo che ci siano spazi di manovra per negoziare una risoluzione pacifica al conflitto. Questo approccio potrebbe indicare un tentativo da parte della Russia di aprire un canale di dialogo, pur mantenendo ferme le proprie posizioni territoriali.

Le implicazioni internazionali delle dichiarazioni di Ryabkov

Le affermazioni di Sergej Ryabkov non solo evidenziano la determinazione della Russia a non accettare la presenza NATO in Ucraina, ma pongono anche interrogativi sulle future dinamiche geopolitiche nella regione. La comunità internazionale osserva con attenzione queste dichiarazioni, poiché potrebbero influenzare le relazioni tra Mosca e l’Occidente. La Russia, infatti, sta cercando di consolidare la propria influenza in un contesto di crescente tensione, mentre le potenze occidentali continuano a monitorare la situazione con preoccupazione.

Il fatto che Ryabkov esprima un certo ottimismo sulla possibilità di un accordo potrebbe essere interpretato come un segnale di apertura, ma resta da vedere se ciò si tradurrà in azioni concrete. Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere se le parti riusciranno a trovare un terreno comune o se le divergenze continueranno a caratterizzare il panorama politico.

Il 16 dicembre 2025, la situazione rimane tesa, e le dichiarazioni del viceministro russo fanno parte di un quadro più ampio di interazioni internazionali che potrebbero avere ripercussioni a lungo termine. La Russia, con la sua posizione intransigente, continua a giocare un ruolo centrale nella geopolitica europea, e gli sviluppi futuri saranno determinanti per la stabilità della regione.

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