Il presidente eletto del Cile, José Antonio Kast, ha recentemente risposto in modo deciso alle affermazioni del presidente venezuelano Nicolás Maduro, definendolo “un narcodittatore”. Questo scambio di parole è avvenuto in seguito a un avvertimento lanciato da Maduro, il quale ha esortato Kast a “non torcere un capello” ai migranti venezuelani durante il suo futuro mandato. Kast ha replicato affermando che Maduro è un dittatore e ha sottolineato che le sue parole non lo toccano affatto. Secondo Kast, il leader venezuelano sta affrontando “momenti difficili” a causa della crescente pressione da parte degli Stati Uniti e di altre nazioni. Ha inoltre denunciato l’esportazione di droga come un’azione inaccettabile, accusando direttamente il governo venezuelano di collusione con i cartelli della droga.
Le tensioni tra Cile e Venezuela
Questo scambio di accuse rappresenta uno dei primi attriti internazionali per Kast, che assumerà ufficialmente la carica l’11 marzo 2025, dopo aver conquistato la vittoria alle elezioni presidenziali con il 58,1% dei voti. A differenza di altri leader della regione, Maduro non ha congratulato Kast per il suo successo elettorale e ha colto l’occasione per ricordare il sostegno del nuovo presidente cileno alla dittatura di Augusto Pinochet, che ha governato il Cile dal 1973 al 1990. Questo richiamo storico ha ulteriormente inasprito le relazioni tra i due paesi, già tese a causa delle differenze politiche e ideologiche.
Il tema dell’immigrazione e le promesse di Kast
Al centro di questo scontro vi è il delicato tema dell’immigrazione. Le autorità cilene riportano che nel Paese risiedono oltre 500.000 cittadini venezuelani, rendendo questa comunità una delle più numerose tra gli stranieri presenti in Cile. Kast ha promesso di adottare una linea più rigorosa nei confronti dei flussi migratori, suscitando preoccupazioni a Caracas, dove si teme un aumento delle discriminazioni nei confronti dei venezuelani. La posizione di Kast potrebbe avere ripercussioni significative sulla vita quotidiana di molti migranti, che già affrontano sfide legate all’integrazione e alla sicurezza.
Con queste dichiarazioni, Kast non solo segna un cambiamento nella politica estera cilena, ma mette in evidenza anche le sue intenzioni di affrontare in modo deciso le problematiche legate all’immigrazione e alla sicurezza nazionale. Il suo approccio, che si distacca da quello di precedenti amministrazioni, potrebbe portare a un periodo di tensione non solo con il Venezuela, ma anche con altre nazioni della regione che hanno storicamente sostenuto Maduro.
