Cremlino: la partecipazione europea ai negoziati suscita preoccupazioni

Egidio Luigi

Dicembre 16, 2025

Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha espresso preoccupazione riguardo alla partecipazione degli europei ai negoziati sul conflitto in Ucraina, affermando che ciò “non promette bene” per ottenere risultati accettabili da Mosca. Le dichiarazioni sono state riportate il 16 dicembre 2025 dall’agenzia Ria Novosti, che ha evidenziato come la Russia stia monitorando con attenzione le dinamiche delle trattative.

Le dichiarazioni di Peskov

Dmitry Peskov ha chiarito che la Russia non è ancora pronta a stabilire nuovi contatti con gli Stati Uniti fino a quando non verrà valutato l’esito delle discussioni tra Washington e Kiev, alle quali partecipano anche rappresentanti europei. Questa posizione sottolinea il crescente scetticismo di Mosca nei confronti dell’influenza occidentale nelle trattative, evidenziando un clima di diffidenza che caratterizza le relazioni internazionali attuali. La partecipazione europea, secondo Peskov, potrebbe complicare ulteriormente la situazione, rendendo più difficile raggiungere un accordo che soddisfi le aspettative russe.

Il contesto dei negoziati

I negoziati sul conflitto ucraino sono stati un tema centrale nelle relazioni tra Russia e Occidente dal 2014, anno in cui è scoppiato il conflitto dopo l’annessione della Crimea da parte della Russia. La situazione è ulteriormente complicata dalle tensioni geopolitiche e dalle sanzioni imposte alla Russia da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea. La Russia, da parte sua, continua a sostenere i separatisti nell’est dell’Ucraina, mentre Kiev e i suoi alleati cercano di ripristinare l’integrità territoriale del paese.

Peskov ha sottolineato che la Russia attende con interesse di vedere come si svilupperanno i negoziati tra gli Stati Uniti e l’Ucraina. La posizione di Mosca sembra essere quella di voler mantenere un certo controllo sulle trattative, evitando che gli interessi occidentali influenzino in modo eccessivo le decisioni finali. Questo scenario crea una tensione costante, poiché entrambe le parti cercano di ottenere il massimo dai colloqui, pur consapevoli delle difficoltà insite in un dialogo così complesso.

Le prospettive future

Con l’approssimarsi di nuove fasi nei negoziati, le aspettative sono basse. La Russia ha già chiarito che non intende accettare condizioni che possano essere percepite come un’umiliazione o una sconfitta. La posizione di Mosca è ferma e si basa su una valutazione strategica delle proprie esigenze di sicurezza nazionale. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se ci sarà un’apertura al dialogo o se, al contrario, la situazione continuerà a deteriorarsi.

Il futuro dei negoziati sull’Ucraina appare incerto, con la Russia che mantiene una posizione di forza e gli Stati Uniti e gli alleati europei che cercano di trovare un terreno comune. Resta da vedere come si evolverà questa situazione e quali saranno le ripercussioni a livello internazionale, in un contesto già di per sé delicato e complesso.

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