Ad Ariccia, il Barocco rivive con una nuova esposizione a Palazzo Chigi

Marianna Perrone

Dicembre 16, 2025

Torna a Palazzo Chigi di Ariccia il programma dedicato ai dipinti inediti del Barocco italiano. Venerdì 19 dicembre 2025, alle ore 17:00, lo scrittore e storico dell’arte Massimo Pulini presenterà l’opera intitolata “Gli Apostoli”, realizzata dalla talentuosa pittrice emiliana Elisabetta Sirani, attiva nel Seicento. Dopo tre anni di pausa dovuti alla scomparsa del promotore Ferdinando Peretti, collezionista e antiquario, il figlio Matteo ha deciso di riprendere il discorso sull’arte barocca, portando nuovamente alla ribalta il lavoro di Sirani.

Il talento di Elisabetta Sirani

Elisabetta Sirani, nata a Bologna nel 1630, è stata paragonata ad Artemisia Gentileschi per il suo spirito indomito e per il notevole talento artistico. L’opera di Sirani rimarrà esposta a Palazzo Chigi per oltre un anno, dando l’opportunità ai visitatori di apprezzare la sua arte. La conferenza di Massimo Pulini, un esperto riconosciuto dell’arte italiana del XVI e XVII secolo e curatore di numerose esposizioni, offrirà un’analisi approfondita della figura di Sirani, la quale si distinse per il suo approccio innovativo.

La formazione e l’accademia di pittura

La giovane artista crebbe sotto la guida del padre Giovanni Andrea, noto collaboratore di Guido Reni. Nonostante il desiderio di emanciparsi e di sviluppare uno stile personale, Elisabetta si trovò limitata dalla protezione paterna, che le impediva di viaggiare per completare la sua formazione a Firenze e Roma. In risposta a queste restrizioni, decise di non uscire più di casa e di fondare un’accademia di pittura esclusivamente femminile, dando vita alla prima scuola di pittura in Europa frequentata da donne.

La vita e la misteriosa morte di Sirani

Carlo Cesare Malvasia, importante cronista dell’arte bolognese, riconobbe il talento di Sirani e contribuì a diffonderne la fama, facilitando l’ottenimento di importanti commissioni artistiche. La sua vita, però, si interruppe prematuramente all’età di 27 anni, avvolta nel mistero. Si sospetta che la pittrice possa essere stata avvelenata, con indizi che puntano verso una giovane discepola gelosa e verso il padre, invidioso del suo successo.

Un tributo all’arte femminile

La presentazione di Massimo Pulini non solo rende omaggio a una delle figure più significative dell’arte barocca, ma rappresenta anche un momento di riflessione sull’importanza del contributo femminile nella storia dell’arte.

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