Patrimonio culturale immateriale: custodia delle tradizioni e opportunità turistiche

Marianna Perrone

Dicembre 15, 2025

Oggi, 12 aprile 2025, è stato presentato presso la Camera dei Deputati il primo censimento dedicato al patrimonio culturale immateriale italiano. Questa iniziativa, promossa dall’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia (Unpli) in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (Anci) e l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, ha come obiettivo la raccolta e la valorizzazione di tradizioni, riti, feste e dialetti che rappresentano le radici culturali del Paese. Il progetto prevede anche la creazione di una piattaforma digitale, radiciculturali.it, che mappa e rende accessibile questo patrimonio.

Il censimento è stato sviluppato con un approccio scientifico e ad oggi include oltre 30.000 elementi validati, con ulteriori 12.000 schede in attesa di approvazione. A questo lavoro partecipano circa 3.000 musei ed ecomusei, affiancati da un team di oltre 2.600 esperti, studiosi e volontari. Sono state istituite sei reti tematiche e sono stati raccolti più di 5.000 contenuti multimediali, creando un archivio ricco e variegato.

La piattaforma digitale e il suo impatto

Antonino La Spina, presidente dell’Unpli, ha evidenziato l’importanza della piattaforma di mappatura, descrivendola come un’opera che custodisce e digitalizza il patrimonio culturale italiano, spesso basato su ricordi di persone anziane. Questo censimento non solo preserva la memoria delle tradizioni, ma conferisce anche nuovo valore alle comunità locali, diventando un volano per il turismo. La Spina ha sottolineato che il censimento è un processo continuo, volto a garantire che il patrimonio immateriale venga trasmesso e arricchito nel tempo.

Il ruolo dei comuni e delle comunità locali

Roberto Pella, vicepresidente dell’Anci, ha partecipato all’evento in collegamento video da Bruxelles, sottolineando che il progetto mette al centro i comuni e le comunità locali, custodi delle tradizioni italiane. Grazie a un emendamento del Parlamento, tutti i territori possono contribuire attivamente a questo lavoro di conoscenza e valorizzazione. Pella ha messo in evidenza come questo censimento rafforzi il legame tra istituzioni e identità locali, contribuendo allo sviluppo dei territori. Il significato di questa iniziativa è ulteriormente amplificato dal recente riconoscimento da parte dell’Unesco della cucina italiana come patrimonio culturale immateriale dell’umanità.

Il valore del patrimonio culturale immateriale

Lorenzo Fontana, presidente della Camera, ha esposto in un messaggio video il valore delle tradizioni popolari italiane, che continuano a essere trasmesse di generazione in generazione. Ha descritto questa eredità culturale come una grande ricchezza che contribuisce alla coesione sociale e al senso di appartenenza delle comunità. Anche la ministra per il Turismo, Daniela Santanchè, ha partecipato all’evento in collegamento video, sottolineando come il patrimonio culturale immateriale rappresenti una risorsa fondamentale per il turismo. Santanchè ha notato che il progetto non solo promuove l’Italia dei borghi, ma favorisce anche la destagionalizzazione dell’offerta turistica, con un aumento delle presenze nei mesi meno affollati. Ha evidenziato il ruolo centrale delle pro loco nella preservazione delle tradizioni e nella loro trasmissione alle nuove generazioni.

Con questo censimento, l’Italia si impegna a tutelare e valorizzare un patrimonio culturale unico, fondamentale per la sua identità e per il suo sviluppo socio-economico.

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