Mobilitazioni e assemblee: il settore cinematografico in stato di dissenso

Marianna Perrone

Dicembre 15, 2025

Dopo l’assemblea nazionale tenutasi il 15 gennaio 2025 a Roma, i lavoratori del cinema e i tecnici dei set cinematografici si mobilitano per rivendicare i propri diritti, aderendo al movimento #siamoaititolidicoda. Le troupe hanno deciso di intraprendere nuove forme di protesta e iniziative a partire dai prossimi mesi, adottando una “dichiarazione dello stato di dissenso creativo”. Questa azione è una risposta all’attuale sistema che, secondo i manifestanti, ha trasformato la loro categoria in una realtà invisibile, abbandonata sia dalle istituzioni che dalle organizzazioni sindacali. L’obiettivo è quello di ottenere rappresentanze più adeguate e attive.

Il movimento esprime un forte dissenso nei confronti della “folle corsa per la destrutturazione del sistema legislativo” da parte del Ministero della Cultura, che ha impattato negativamente il settore cine-audiovisivo. I lavoratori denunciano una volontà meramente egemonica che crea confusione e mira a riscrivere la legge sul cinema senza considerare le necessità reali del settore.

Le problematiche del settore cinematografico

I membri del movimento segnalano che questa situazione di caos ha già portato all’abbandono di migliaia di professionisti, privi di un adeguato sistema di welfare e costretti a lavorare in condizioni di grave illegalità contrattuale. “Da decenni viviamo sotto una dittatura sindacale che non ci offre alcuna speranza”, affermano i rappresentanti del movimento, evidenziando l’incertezza in cui si trovano. È inaccettabile, secondo loro, che una categoria professionale così cruciale per l’industria culturale italiana sia regolata da un Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro non rinnovato dal 1999, la cui ultima versione è stata redatta in lire. La nuova piattaforma contrattuale proposta dalla Slc Cgil è considerata inadeguata e potenzialmente dannosa, esponendo i lavoratori a ulteriori criticità.

In merito alla nuova proposta di legge sul cinema, il movimento chiede l’inserimento di elementi a favore delle lavoratrici e dei lavoratori delle troupe e della post-produzione. La richiesta si allinea con il desiderio di modernizzare e rendere più equo il sistema lavorativo attuale, che non risponde più alle esigenze del settore.

Il sostegno della comunità e le prospettive future

Durante l’assemblea nazionale, la prima organizzata dal movimento #siamoaititolidicoda, è stata registrata una significativa adesione, sia in presenza che tramite collegamenti remoti. La partecipazione attiva al dibattito ha messo in luce la stanchezza dei lavoratori nei confronti di sistemi obsoleti e inefficaci, che non soddisfano le esigenze contemporanee.

Il movimento ha espresso gratitudine nei confronti del Comune di Roma Capitale, che ha fornito un supporto “fondamentale”. Il sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio e la direzione del Palazzo delle Esposizioni hanno garantito lo spazio e il supporto logistico essenziale per la realizzazione di un’assemblea così cruciale. Questo sostegno rappresenta un passo importante verso la costruzione di un dialogo costruttivo e la ricerca di soluzioni concrete per le problematiche del settore cinematografico.

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