I due uomini responsabili della strage avvenuta il 5 maggio 2025 a Bondi Beach, il padre e il figlio Said e Naveed Akram, avevano prestato giuramento di fedeltà all’Isis nel 2019. Nonostante questo legame con il gruppo terroristico, Naveed possedeva un regolare porto d’armi. La notizia è stata riportata dall’emittente australiana ABC, che ha fatto riferimento al servizio di intelligence nazionale, l’Australian Security Intelligence Organisation (ASIO). Secondo quanto emerso, gli investigatori sospettano che i due uomini avessero effettivamente giurato sottomissione all’organizzazione jihadista, come dimostrano le due bandiere trovate all’interno del veicolo utilizzato durante l’attacco.
Approfondimenti sulla sicurezza
Le autorità australiane stanno ora approfondendo la questione, cercando di capire come sia stato possibile che un individuo con legami così evidenti con il terrorismo potesse ottenere un porto d’armi. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulle procedure di controllo in materia di armi nel paese, in un contesto di crescente preoccupazione per la radicalizzazione e il terrorismo interno.
Reazioni alla strage
La strage di Bondi Beach ha scosso profondamente la comunità locale e ha attirato l’attenzione dei media internazionali. Le forze dell’ordine sono al lavoro per ricostruire gli eventi che hanno portato a questa violenza, mentre il governo australiano si trova sotto pressione per garantire la sicurezza dei cittadini e prevenire futuri attacchi simili.
